Diciotto imputati condannati a pene dai tre mesi ai tre anni

Sono state condannate con pene da 3 mesi a 3 anni le 18 persone fisiche coinvolte nel processo relativo alle tangenti pagate per ottenere appalti Anas tra il 1996 e il 2002. Condannate a sanzioni amministrative da 50mila a 90mila euro le tre società coinvolte. È la sentenza emessa ieri dai giudici della terza corte d’assise, in relazione all’attività corruttiva svolta dai legali rappresentanti delle tre società per ottenere appalti sui lavori Anas eseguiti soprattutto nel nord Italia. Oltre alla condanna di tutti gli imputati, il tribunale ha ritenuto colpevoli anche le società a giudizio, Italstrade, Crisafulli Strade e Cavalleri condannandole a multe che vanno dai 50 ai 90mila euro. Le parti civili, Anas, Comune di Pontoglio e Legambiente riceveranno rispettivamente 90mila, 23mila e 5mila euro. Nel corso della sua requisitoria il pm Maurizio Romanelli aveva chiesto condanne dai 2 mesi ai 4 anni di reclusione oltre a 75 mila euro di multa per le tre società. L’Anas ha commentato «con soddisfazione» la sentenza.

«La soddisfazione nasce dal fatto che, sin dall'inizio dell’inchiesta giudiziaria, l' Anas si costituì parte civile collaborando con l’autorità giudiziaria nella ricostruzione dei fatti e ottenendo risarcimenti per circa 2 milioni di euro, confermando ancora una volta l'impegno dell’azienda a informare la sua attività a principi di legalità e trasparenza». Una volta registrata la sentenza di oggi, il Comitato di disciplina dell’Anas si riunirà «per tutti i conseguenti atti nei confronti dei dipendenti condannati».

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