Dieci corti per altrettanti registi, cinque italiani e cinque francesi. Un cellulare per telecamera, anche se modernissimo e dotato di lenti zeiss, unica possibilità quella di montare il girato. Due soli i vincoli da rispettare: raccontare la propria capitale di appartenenza e realizzare una storia di senso compiuto della durata di tre minuti.
Ha preso il via «Roma Paris in Tre Minuti», il progetto realizzato con il contributo del Mibac Direzione Cinema e dellIstituto Luce, nato nellambito del semestre francese, allinterno delle iniziative per consolidare i rapporti culturali fra i due paesi e prodotto dalla Stella Production. Selezionati negli scorsi mesi da una giuria di giovani filmaker, autori e coreografi, adesso i registi, tutti giovani ma già con esperienze nel campo della cinematografia, presentano le proprie opere al pubblico. Canale privilegiato il sito internet www.romaparisintreminuti.it dove oltre a poter vedere i corti, è anche possibile votare, fino al 12 dicembre la coppia di microfilm che si preferisce. Da un lato Roma, dallaltro Parigi, ma a vincere è un tandem, perché «Roma-Paris» non è una gara Italia-Francia, ma anzi un modo per stringere ancor più i legami tra le due capitali. I monumenti storici, i volti e gli sguardi dei passanti, ma anche i quartieri moderni, sono così lo sfondo, ma al tempo stesso i protagonisti dei cortometraggi, che sono un po lo sguardo privilegiato che ogni regista ha della propria città. E così in «Roma Holiday», di Alessandro Aronadio, unipotetica coppia di innamorati, con le maschere di Zidane e Materazzi, passeggiano sullo sfondo della Roma del centro storico; il mercato di Campo de Fiori è protagonista assoluto di «Finocchi di Bruno» di Dario Germani, ma cè anche un bellissimo skyline della città eterna ripreso dal Gianicolo, in «Suburbia» di Mario Amura e ancora una sposa in abito verde che corre per la città per finire ad incontrare il proprio principe ai piedi di Fontana di Trevi, di Massimiliano dEpiro fino a un viaggio di tutta la città in 180° in «Travolti da un insolito destino in un pomeriggio qualunque di Roma» di Marcello Izzo. E se Roma è la protagonista dei cinque corti italiani, la capitale francese è quella che scorre in «Paris Çi», di Christian Rizzo, o è la città che è tutta una sequenza di immagini sovrapposte in «Elswhere/Paris» di Pierre Giner.
Corti tecnicamente perfetti, che si stenta a credere che siano realmente girati con un cellulare. Il tandem francese e italiano più votato dal pubblico attraverso il sito www.romaparisintreminuti.it sarà premiato il prossimo 19 dicembre presso il Grand Palais di Parigi.
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