
La regolazione dell'intestino può rappresentare un cruccio per diverse persone, tanto che alcuni e alcune ricorrono agli integratori di fibra per poter evacuare regolarmente. Tuttavia ci sono diversi cibi che, grazie al loro apporto di fibre, rendono perfino il più pigro degli intestini un orologio sempre perfettamente in orario. Uno di questi cibi è, nella mentalità comune, il kiwi. Ma attenzione perché le cose sono cambiate: esiste infatti una tipologia di kiwi, ora, che ha ottenuto dall'Unione Europea la certificazione di alimento salutare benefico appunto per l'intestino, l'organo che qualcuno definisce il secondo cervello.
I benefici dei kiwi
Oltre a contenere molte fibre, i kiwi sono ricchi di acqua: è questa un'ulteriore ragione che porta ad associarli al buon funzionamento dell’intestino. Va ricordato però che questi frutti sono anche molto ricchi di vitamina C, antiossidanti (niacina, riboflavina e tiamina), potassio, fosforo, calcio e magnesio oltre ad altre vitamine (K ed E) e ferro.
Per cui, al netto del fatto che i kiwi sono sconsigliati a fronte dell'assunzione di alcuni farmaci contro l'ipertensione (per via di una possibile interferenza) e in caso di persone con patologie renali, si crede che facciano bene a:
- il regolamento dell’intestino;
- il contrasto ai radicali liberi;
- l'implementazione del sistema immunitario;
- il miglioramento complessivo della salute cardiovascolare.
Come consumare i kiwi
All'interno di una dieta equilibrata, i kiwi, frutto del quale l'Italia è il maggior produttore mondiale, possono essere consumati due volte al giorno, per esempio come spuntino di metà mattina oppure merenda di metà pomeriggio. Saziano tantissimo e non contengono troppi zuccheri nei grassi, ma sono fatti sostanzialmente di acqua, proteine vegetali e fibre. Naturalmente il consumo può avvenire anche in altri momenti della giornata, come per esempio a colazione insieme a fette biscottate integrali o yogurt greco.
Cosa dice l’Ue sui kiwi e quali mangiare
“Il consumo di kiwi verde contribuisce alla normale funzione intestinale aumentando la frequenza di evacuazione. L'indicazione può essere utilizzata solo per: kiwi verdi freschi venduti come tali, o kiwi verdi freschi che sono stati solo sbucciati e/o tagliati e che forniscono almeno 200 grammi di polpa di kiwi. Il consumatore deve essere informato che l'effetto benefico si ottiene con l'assunzione giornaliera di 200 grammi di polpa di kiwi verde fresca”.
È quanto stabilisce la certificazione europea rilasciata dall'Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa). L’Ue ha ricevuto nel 2018 la richiesta di certificazione da un'azienda chiamata Zespri - si tratta di un distributore neozelandese di kiwi - azienda che ha presentato 18 ricerche scientifiche oltre a una revisione di diversi studi sull’argomento. Alla fine l'attesa ha premiato l'azienda e in un certo senso anche i consumatori di questo frutto (nonché i produttori). Tuttavia è solo una tipologia ad aver ricevuto la certificazione: si tratta dell'Actinidia deliciosa “Hayward”.
Come da documento Ue, consumarne 200 grammi al giorno, ovvero due frutti di grandezza media, può aiutare a regolare l'intestino. Naturalmente non si tratta di una certezza matematica, il fenomeno va sicuramente inserito all'interno di uno stile di vita sano, con una dieta equilibrata e almeno un po' di esercizio fisico.