Il dietrofront della Cina: adesso fate più figli

Contrordine: la politica del figlio unico, imposta da 30 anni alle famiglie urbane in Cina, inizia a dimostrarsi un sostanziale fallimento. Così, per la prima volta da decenni, è arrivato l’impensabile appello: fate più figli.
A rompere la regola è Shanghai, capitale economica del gigante asiatico. Ieri Xie Lingli, direttore della Commissione locale per la pianificazione familiare, ha annunciato che la municipalità incoraggerà attivamente le coppie formate da figli unici ad avere un secondo figlio. Una campagna di sensibilizzazione e incentivi che avrà lo scopo di contrastare il rapido invecchiamento della popolazione e il peso crescente di genitori e nonni in pensione sui figli unici.
Formalmente non è una rivoluzione: la «one child policy» già prevede che coppie «cittadine» formate da figli unici possano aspirare ad avere due bambini. Di fatto, un appello così esplicito alla procreazione denota un cambiamento di priorità per la Cina: quando la legge fu introdotta nel 1979, ad angosciare i governanti di Pechino era la crescita incontrollata della popolazione nelle città, in un Paese vastissimo che proprio allora varcava la soglia del miliardo di abitanti e che si riversava nelle aree urbane. Oggi, invece, sono fonte d’allarme il costante invecchiamento della popolazione e il crescente peso delle coppie formate da due figli unici che si prendono a carico i quattro genitori se non addirittura gli otto nonni. Il sistema pensionistico cinese, finanziato in modo insufficiente dallo Stato, non reggerebbe alla pressione. La campagna sarà affidata a volontari che distribuiranno volantini informativi sotto le porte. Le coppie avranno diritto a consulenze finanziarie e assistenza psicologica.
A Shanghai il 22 per cento della popolazione, vale a dire tre milioni di residenti registrati, ha un’età superiore ai 60 anni e si prevede che nel 2020 la percentuale salirà a 34. Per il 2050 il Centro Usa per gli studi strategici e internazionali stima che i cinesi di età superiore ai 60 anni saranno più di 438 milioni e 100 milioni gli over 80. Oggi sono 1,6 le persone in età lavorativa per ogni anziano over 60; la proporzione nel 1975 era di 7,7.
Secondo la «one child policy», ogni coppia può avere solo un figlio, pena gravi sanzioni. Oltre alle coppie formate già da figli unici, possono averne due: i residenti in aree rurali di 19 province, se il primo figlio è femmina e le minoranze etniche (che possono procreare senza limiti). Spesso le autorità locali sono state accusate di aver imposto la legge con la violenza, cioè con aborti o sterilizzazioni forzate.

Per molti analisti, è la «one child policy» la causa del diffuso fenomeno degli aborti selettivi sui feti femmina in ossequio alla preferenza dei cinesi per il maschio. Nonostante l’apparente rigore della legge, è successo spesso che coppie facoltose e dirigenti del Partito comunista abbiano avuto più di un figlio.

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