da Roma
Contrordine compagni europei. La tassa Ue non è più una priorità e per il momento possiamo accantonare il progetto. Rifondazione comunista ha cambiato idea e la riedizione delleurotassa è scomparsa dalla proposta di risoluzione sulla «cittadinanza europea» firmata da Giusto Catania. La svolta ha una ragione precisa: il confronto televisivo a «Porta a porta» tra il segretario comunista Fausto Bertinotti e il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Lintervento del premier è stato «determinante per impedire che dallEuropa arrivasse un altro tentativo di aumentare la pressione fiscale», ha spiegato il capogruppo di Forza Italia al Parlamento europeo Antonio Tajani riferendosi allaccenno fatto da Berlusconi in quelloccasione alla tassa europea contenuta nella proposta di Catania sulla cittadinanza europea. La proposta ieri è stata bocciata dal Parlamento europeo, ma la parte che riguarda leurotassa era stata già cancellata.
Nel testo originale della proposta di risoluzione alleuroassemblea, larticolo 7 recitava: «La cittadinanza europea dovrebbe essere vissuta sempre più a livello locale e dovrebbe avere una migliore visibilità nonché comportare diritti compresi i diritti sociali e i doveri, quali ad esempio listituzione di una tassa europea».
Intervenendo ieri al Parlamento di Strasburgo, Catania ha proposto di «eliminare il riferimento esplicito alla tassa europea e di concentrarsi esclusivamente sul concetto di cittadinanza di residenza». La ragione - ha spiegato lo stesso parlamentare europeo di Rifondazione comunista - è «tranquillizzare quanti hanno agitato lo spettro dellistituzione di unimposta europea per estendere i diritti di cittadinanza. Tra questi vi è perfino il primo ministro italiano, il quale in una recente trasmissione televisiva ha impropriamente affermato che questo Parlamento vuole istituire una tassa per estendere la cittadinanza».
Catania aveva mandato une-mail a tutti i deputati del Partito popolare europeo chiedendogli di riconsiderare il loro giudizio negativo sul rapporto, proprio alla luce della rinuncia alleurotassa. Lappello non è stato raccolto e il provvedimento è stato bocciato.
Tra le altre cose la proposta di risoluzione prevedeva lestensione del diritto di voto allinterno dellUnione europea. In particolare lallargamento «a tutti i cittadini residenti, a prescindere dalla loro cittadinanza, del diritto di voto alle elezioni regionali e nazionali». In un primo tempo questa misura sarebbe stata applicata solo ai cittadini degli Stati membri dellUnione. Poi, «una volta accolta lidea della cittadinanza europea basata sulla residenza, anche ai cittadini di Paesi terzi».
Catania ha giudicato la bocciatura come «un passo indietro rispetto al tentativo di costruzione dellEuropa. Si sono sommate le spinte euroscettiche con le pulsioni più retrive avverse allestensione dei diritti agli immigrati».
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