Difensore civico alle Poste: «I vaglia sono troppo cari»

Dal primo luglio chi li riceve deve pagare 2 euro e mezzo

Difensore civico alle Poste: «I vaglia sono troppo cari»

Vaglia postali più salati per i destinatari. A partire dal primo luglio Poste Italiane ha introdotto una tariffa da applicare al beneficiario del vaglia al momento dell’incasso. Fino a questa data la riscossione del denaro era gratuita, ma una disposizione di servizio del 26 giugno scorso ha istituito una sorta di costo dell’operazione che deve essere affrontato anche dal destinatario.
Il fatto non è sfuggito al difensore civico della Provincia di Genova, Pietro Gambolato, che ha dovuto prendere atto delle numerose lamentele arrivate al suo ufficio da parte dei cittadini genovesi che hanno usufruito in questo periodo (magari per prenotare le vacanze) del comodo servizio postale, diventato tuttavia, un po’ troppo costoso.
«Adesso - spiega Gambolato -, il soggetto beneficiario di un vaglia postale per incassare il titolo in contanti dovrà corrispondere allo sportello un importo pari a 2,50 euro, mentre in precedenza il servizio era del tutto gratuito. Invece se il titolare del vaglia è intestatario di un conto BancoPosta e provvede all’incasso con un versamento sul proprio conto l’operazione resta gratuita, senza l’addebito di 2 euro e mezzo».
Secondo gli esperti di tutela del cittadino non vi è nulla da eccepire in termini di legalità nell’operazione messa in atto da Poste Italiane, tuttavia sorge qualche dubbio sull’operazione «poiché con tale nuova tariffazione il destinatario del pagamento “subisce” la scelta effettuata dal mittente».
Così avviene che, se un debitore provvede a pagare il suo creditore con un vaglia postale, quest’ultimo si vedrà necessariamente decurtata la somma dovuta, visto che deve pagare per il ritiro del denaro in Posta, a meno di non essere titolare di un conto: si vedrà, insomma, consegnare una somma a cui vengono sottratti i due euro e mezzo della commissione.
Secondo il difensore civico di Palazzo Spinola «forse sarebbe stato più opportuno, volendo aumentare il costo per l’uso di tale titolo, prevedere un aumento in capo al mittente, lasciando indenne il beneficiario delle scelte operate da altro soggetto, cioè il mittente».
L’aumento previsto per la riscossione del vaglia va di pari passo con una riduzione della tariffa per i titolari di BancoPosta. Come si legge nel sito www.Poste.it la tariffa dei vaglia postali emessi attraverso il servizio on line è di solo 2,50 euro contro i cinque della tariffa allo sportello.

È evidente che in questo modo le Poste cerchino di conquistare più clienti per i prodotti BancoPosta. Non dimentichiamo, infatti che negli uffici postali i titolari di conto hanno anche un canale privilegiato e veloce per tagliare le file.

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