Inviati 74 aerei da guerra e sei navi: così la Cina fa ripartire l'assedio a Taiwan

L'esercito di Taiwan ha rilevato 74 aerei militari cinesi e sei navi da guerra attorno all'isola nelle ultime trenta ore. Ecco che cosa sta succedendo

Inviati 74 aerei da guerra e sei navi: così la Cina fa ripartire l'assedio a Taiwan
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Nelle ultime 30 ore la Cina ha inviato a Taiwan un totale di 74 aerei militari e sei navi da guerra. Il numero dei mezzi mobilitati da Pechino, piuttosto elevato e alquanto insolito, è presumibilmente una risposta alle ultime imbarcazioni che hanno attraversato lo Stretto di Taiwan. Già, perché da qui sono recentemente transitate una nave da pattugliamento d'altura britannica, la Hms Spey, e un cacciatorpediniere Takanami della Forza marittima di autodifesa del Giappone. Pechino ha criticato il doppio passaggio parlando, in relazione al passaggio della Hms Spey, di un'operazione effettuata per "creare problemi" e "minare la pace". Il Comando del teatro orientale dell'Esercito popolare di liberazione cinese ha organizzato "forze di monitoraggio ed è rimasto in allerta durante tutto il passaggio, gestendo e rispondendo in modo efficace alla situazione", ha commentato il colonnello Liu Runke, portavoce della Marina del Comando.

Cosa succede a Taiwan

La Royal Navy britannica ha spiegato che il pattugliamento effettuato nelle ultime ore dalla HMS Spey faceva parte di un dispiegamento pianificato da tempo e che era conforme al diritto internazionale. La pattuglia, la prima condotta da una nave militare britannica in quattro anni, è avvenuta in concomitanza con l'arrivo di un gruppo di portaerei britannico nella regione asiatica per un dispiegamento che durerà diversi mesi. Il portavoce della Marina cinese ha contestato "le pertinenti affermazioni del Regno Unito", definendole una distorsione dei principi giuridici e un tentativo di fuorviare l'opinione pubblica. "Sono provocazioni intenzionali che perturbano la situazione e minano la pace e la stabilità nello Stretto di Taiwan", ha aggiunto Liu, assicurando che le truppe del Comando sono "in stato di massima allerta" per contrastare "qualsiasi minaccia e provocazione".

La Cina, che considera Taiwan come parte "sacra" e "inalienabile" del suo territorio, considerata lo strategico tratto di mare dello Stretto di Taiwan come acque nel suo controllo. L'ultima volta che una nave da guerra britannica ha attraversato lo stretto è del 2021, quando la Hms Richmond dispiegata nel Mar Cinese orientale fece rotta verso il Vietnam. All'epoca, l'esercito cinese la seguì, lanciandosi poi in attività di ammonimento. Il transito della nave, ha affermato il ministero degli Esteri di Taipei, "ha ribadito ancora una volta lo status di acque internazionali dello Stretto". "Si incoraggiano tali transiti da parte del Regno Unito e di altri paesi che condividono gli stessi ideali per salvaguardare la pace e la stabilità nello Stretto di Taiwan e promuovere un Indo-Pacifico libero e aperto", ha concluso il dicastero.

Navi da guerra e aerei militari

Poco prima della nave britannica un altro mezzo aveva attraversato lo Stretto di Taiwan. Si trattava del cacciatorpediniere Takanami della Forza marittima di autodifesa del Giappone, transitato da qui il 12 giugno, pochi giorni dopo l'avvicinamento pericoloso di un caccia delle forze armate cinesi a un velivolo da pattugliamento marittimo del Giappone in volo nella regione. Numeri alla mano, è la terza volta in un anno che una nave della Forza marittima di autodifesa naviga nello Stretto, in un apparente avvertimento a Pechino, che ormai da alcuni anni esercita forti pressioni militari su Taiwan.

La Takanami aveva poi proseguito verso le acque a sud di Luzon, dove ha preso parte sabato a un'esercitazione con la Marina filippina nel Mar Cinese Meridionale, in un'area rivendicata da Manila e al centro di crescenti tensioni con la Cina. Il governo giapponese, storicamente cauto su queste operazioni, sembra aver cambiato approccio, allineandosi a Stati Uniti e altri partner nella condizioni di missioni di "libertà di navigazione" sulle acque dell'Indo-Pacifico.

Non è chiaro se l'elevato numero di aerei da guerra cinesi inviati nelle ultime ore sia effettivamente correlato ai movimenti della Hms Richmond e del Takanami.

Certo è che sei navi militari di Pechino hanno accompagnato gli aerei, che comprendevano jet da combattimento, velivoli di allerta precoce e altri velivoli di supporto, in aggiunta ad alcuni droni. In tutta risposta Taiwan ha schierato navi, caccia intercettori e sistemi missilistici terrestri.

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