Atterra e decolla come un razzo: ecco come funziona il nuovo tail-sitter drone

Il cosiddetto tail-sitter drone, ovvero drone a decollo verticale con coda a terra, è stato messo alla prova nel corso di un'esercitazione di soccorso in caso di calamità tenuta nelle montagne del Sichuan

Atterra e decolla come un razzo: ecco come funziona il nuovo tail-sitter drone
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Un drone capace di decollare e atterrare sulla coda proprio come se fosse un razzo. È questo l'ultimo velivolo senza pilota svelato dalla Cina e apparso su alcuni media statali destando particolare curiosità. Il cosiddetto tail-sitter drone, ovvero drone a decollo verticale con coda a terra, è stato messo alla prova nel corso di un'esercitazione di soccorso in caso di calamità tenuta nelle montagne della provincia del Sichuan. Al suo debutto, ha scritto il quotidiano Science and Technology Daily, i sensori e le telecamere dello Uav sono stati testati per effettuare operazioni di ricognizione e di consapevolezza situazionale in tempo reale. Ecco che cosa sappiamo e com'è andata.

Il nuovo drone svelato dalla Cina

Il South China Morning Post ha scritto che il drone si baserebbe sul sistema di controllo intelligente Wenyao e che l'esercitazione ha dimostrato capacità quali l'allocazione autonoma del bersaglio, la pianificazione automatica del percorso e l'elusione automatica delle minacce, tutte funzioni che potrebbero rivelarsi essenziali nel controllo di uno sciame di droni. Il dispositivo, il cui nome non è stato rivelato, è un velivolo a decollo e atterraggio verticale. Cosa significa? Che si lancia verticalmente con il muso rivolto verso l'alto, passa in posizione di volo orizzontale e poi torna in posizione verticale per atterrare sulla coda.

Con un'apertura alare di 2,6 metri e una lunghezza di 1,8 metri, il drone è simile al drone MQ-35 V-BAT dell'esercito degli Stati Uniti, dotato di una ventola intubata monomotore. Il design gli consente di volare molto più velocemente di un quadricottero – un drone con quattro rotori – e quasi alla stessa velocità di un drone ad ala fissa. La sua capacità di decollare e atterrare verticalmente gli conferisce inoltre flessibilità di utilizzo e ne facilita il recupero da aree remote o accidentate, anche perché non necessita di pista, lanciatore o sistema di arresto per il decollo e l'atterraggio.

È stato sviluppato dal Chengdu Aircraft Industry Group (CAIG), una sussidiaria dell'Aviation Industry Corporation of China (AVIC), che produce anche caccia stealth e droni militari come il Wing Loong II. L'AVIC ha affermato che il nuovo drone tail-sitter è facile da manutenere ed economico da utilizzare, sottolineando il suo potenziale ruolo nei soccorsi in caso di calamità. "Può raggiungere rapidamente la zona del disastro ed effettuare una ricognizione a 360 gradi utilizzando i sensori e le telecamere di bordo, in modo da comprendere rapidamente la situazione del disastro", ha scritto il produttore in un post sul suo account social media.

Pechino punta sugli Uav

L'Avic ha spiegato che il drone è un affidabile "tuttofare" con un design modulare che gli consente di effettuare un rapido cambio di carico utile per rispondere rapidamente a diverse attività, senza dover elaborare dettagli. Il nuovo drone cinese è supportato dal sistema di controllo Wenyao di CAIG per droni, una piattaforma di gestione collaborativa. Il sistema utilizza un algoritmo di pianificazione automatica centralizzata e offre la completa automazione, dall'autorizzazione al volo alla prevenzione delle collisioni.

La Cina sta inoltre affinando una tecnologia che potrebbe rivoluzionare la guerra effettuata con i droni.

Gli scienziati del Dragone hanno effettuato alcuni test nella galleria del vento annotando progressi significativi nell'eccitazione del plasma, un procedimento che potrebbe migliorare in maniera significativa le prestazioni aerodinamiche dei velivoli senza pilota ad alta quota, consentendo a questi mezzi di volare molto più a lungo rispetto al normale.

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