
Droni sviluppati appositamente per colpire obiettivi nemici senza richiedere alcun supporto aereo o di artiglieria. È questa la caratteristica più interessante del multirotore compatto da trasporto denominato Bramara Kamikaze e presentato dall'azienda indonesiana Republik Defence nel corso della fiera IndoDefense 2025. Di cosa stiamo parlando? Di un velivolo senza pilota progettato per compiere missioni di precisione e fornire capacità d'attacco alle unità che non dispongono di piattaforme più pesanti. Può inoltre essere impiegato in ambienti e scenari nei quali mobilità e rapidità di dispiegamento sono priorità operative. Ecco che cosa sappiamo.
I droni Bramara Kamikaze
Presentato ufficialmente alla fiera Indo Defence 2025, questo drone tattico ha attirato l'attenzione per la sua capacità di effettuare missioni di attacco senza richiedere supporto aereo diretto. La sua leggerezza gli consente di essere riposto in uno zaino standard, rendendolo altamente adatto per operazioni terrestri rapide, in particolare in aree urbane, foreste o in prima linea con accesso limitato. Con una gittata operativa fino a 2,5 chilometri, il drone può colpire i bersagli con precisione. Trasporta inoltre una testata da 400 grammi integrata direttamente nel corpo e i suoi obiettivi principali includono veicoli leggeri, personale nemico o postazioni di difesa fisse.
Il Bramara è alimentato da un motore elettrico multirotore, che consente il decollo e l'atterraggio verticale (VTOL) senza la necessità di rampe di lancio o attrezzature specifiche. Con una velocità massima di 119 km/h, può ingaggiare rapidamente i bersagli, riducendo al minimo i tempi di risposta del nemico, mentre il suo sistema di propulsione elettrica riduce le firme acustiche e termiche, rendendolo più difficile da rilevare sul campo e altamente adatto al combattimento in ambienti densamente popolati o con vincoli. Per garantire la sicurezza operativa, il drone è inoltre dotato di un fusibile di sicurezza che impedisce l'attivazione della testata durante il trasporto o prima del lancio. L'esplosivo viene attivato solo al raggiungimento del bersaglio o quando il drone entra nella fase di attacco finale.
Un velivolo interessante
Bramara è soltanto uno dei numerosi droni da combattimento attualmente in fase di sviluppo in Indonesia. In precedenza, PT DAHANA aveva presentato Rajata, mentre PT Pindad e la startup BETA UAS avevano mostrato Minibe, un drone in grado di operare in formazioni a sciame. Nel frattempo, PT PAL ha lanciato un'arma laser anti-drone, che potenzia le capacità di difesa contro le minacce aeree a bassa quota. Il programma nazionale Uav di Jakarta continua dunque a progredire nell'ambito di un più ampio sforzo di modernizzazione militare, che include partnership con aziende internazionali come la turca Baykar e l'adozione delle varianti cinesi del CH-4.
Il governo indonesiano sta ristrutturando il settore della difesa sotto la holding DEFEND ID, integrando entità come DAHANA, Pindad, Len, PAL e Indonesian Aerospace. Recenti valutazioni indicano che l'addestramento degli operatori, l'integrazione intersettoriale e l'applicazione coerente delle normative rimangono problematiche, nonostante l'introduzione nel 2024 di un sistema di collegamento dati tattico.
Gli analisti osservano che il successo dell'espansione delle capacità dei droni dipende dalla risoluzione di queste problematiche entro i limiti di un bilancio della difesa nazionale che rimane al di sotto dell'1% del pil.