"Ha copiato il Typhoon russo": cosa sappiamo dello strano nuovo mezzo della Cina

Un nuovo veicolo blindato di Pechino somiglia al KamAZ Typhoon russo, suggerendo possibili ispirazioni o reverse engineering da parte della Cina

"Ha copiato il Typhoon russo": cosa sappiamo dello strano nuovo mezzo della Cina
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Alcune immagini comparse sui social media hanno mostrato un veicolo blindato cinese che presenta notevoli somiglianze con la serie KamAZ Typhoon, sviluppata dalla Federazione Russa. Il mezzo in questione appare quasi identico al suo corrispettivo russo, un MRAP (Mine-Resistant Ambush Protected) progettato da KamAZ per l’esercito del Cremlino. Vediamo cosa è emerso finora su questo curioso caso.

La Cina si ispira ai mezzi russi?

Secondo quanto riportato da Defence Blog, il veicolo sembrerebbe ispirarsi chiaramente al progetto Typhoon. L’ultimo modello cinese diventato virale online adotta infatti una configurazione a trazione 6x6, costruita su un telaio simile a quello del camion tattico Shaanxi HMV3. Il mezzo è dotato di un vano modulare posteriore destinato al trasporto delle truppe, separato dalla cabina dell’equipaggio. Proprio come nel modello russo, anche qui troviamo una rampa idraulica per l’accesso e sedili anti-mina sospesi, progettati per limitare i danni da esplosioni provenienti dal sottoscocca.

A rafforzare le somiglianze è anche il sistema di sospensioni: un meccanismo idropneumatico indipendente permette al conducente di regolare l’altezza da terra a seconda delle condizioni operative, migliorando sia la protezione dagli ordigni esplosivi sia le prestazioni su terreni difficili. Il compartimento posteriore, inoltre, è attrezzato con supporti per le armi personali, cinture di sicurezza e poggiatesta, con l’obiettivo di aumentare la sicurezza e la sopravvivenza del personale trasportato. Il fatto che siano state avvistate sia varianti 6x6 sia 8x8 suggerisce un piano più ampio per lo sviluppo di una piattaforma MRAP modulare e versatile da parte dell’industria militare cinese.

La mossa di Pechino

Anche se il produttore del veicolo non è ancora stato identificato ufficialmente, la forte somiglianza con la filosofia progettuale russa risulta evidente. Le affinità nei dettagli strutturali, nelle soluzioni di protezione per l’equipaggio e nel concetto modulare lasciano pensare a una strategia di reverse engineering o, quantomeno, a un adattamento diretto ispirato ai modelli russi.

Questo nuovo sviluppo rientra in una tendenza più ampia che vede la Cina espandere continuamente il proprio arsenale terrestre, puntando su veicoli modulari, resistenti agli ordigni e adatti a operazioni di guerra asimmetrica o a missioni di sicurezza interna. Il rapido dispiegamento di entrambe le versioni – 6x6 e 8x8 – fin dalle fasi iniziali indica un intento preciso: raggiungere o superare gli standard russi nel settore dei veicoli corazzati ad alta mobilità.

Vale la pena ricordare che il Typhoon russo, ampiamente impiegato nel conflitto siriano e prodotto da KamAZ, è celebre per il suo design modulare, la

protezione avanzata e le torrette d’arma controllate a distanza. Il nuovo veicolo cinese, sebbene non ancora ufficialmente introdotto, sembra destinato a giocare un ruolo simile nell’evoluzione delle capacità terrestri di Pechino.

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