
Migliaia di tonnellate di componenti per realizzare centinaia di missili balistici sono state spedite dalla Cina verso l'Iran. È questa l'ultima rivelazione del Wall Street Journal secondo il quale Teheran avrebbe effettuato un ordine che comprenderebbe perclorato di ammonio, un elemento chiave del propellente solido utilizzato per armamenti. Il motivo? Pare che il governo iraniano voglia provare a rafforzare la propria capacità militare nel bel mezzo delle controverse trattative sul nucleare con gli Stati Uniti. Stando alle informazioni raccolte dal quotidiano Usa, le spedizioni dovrebbero raggiungere la loro destinazione prossimi mesi e potrebbero alimentare, come detto, centinaia di missili. Non solo: parte del materiale sarebbe destinato alle milizie della regione alleate dell'Iran, compresi gli Houthi nello Yemen.
Gli affari tra Iran e Cina
L'Iran ha intenzione di rafforzare i suoi alleati regionali e ricostruire il proprio arsenale militare. Teheran ha così continuato ad ampliare le sue scorte di uranio arricchito, ha escluso limiti negoziali al suo programma missilistico e, soprattutto, avrebbe effettuato alcuni ordini sospetti dalla Cina. In particolare, negli ultimi mesi un'entità iraniana denominata Pishgaman Tejarat Rafi Novin Co. avrebbe richiesto materiale sospsetto alla Lion Commodities Holdings Ltd. con sede a Hong Kong. "La parte cinese ha sempre esercitato uno stretto controllo sui prodotti a duplice uso, in conformità con le leggi e i regolamenti cinesi sul controllo delle esportazioni e con i suoi obblighi internazionali", ha affermato un portavoce del ministero degli Esteri cinese.
E però l'Iran dispone di uno dei più grandi programmi missilistici balistici della regione. E il perclorato di ammonio ordinato, un ossidante utilizzato nei fuochi d'artificio, è essenziale per il propellente solido utilizzato nei missili balistici iraniani più efficaci. C'è poi un precedente sospetto: all'inizio di quest'anno due navi iraniane attraccate in Cina sono state caricate con oltre 1.000 tonnellate di perclorato di sodio, un precursore per la produzione di perclorato di ammonio. Il materiale è stato consegnato ai porti iraniani tra metà febbraio e fine marzo. Quel quantitativo di perclorato di sodio era sufficiente ad alimentare circa 260 missili a corto raggio. Il nuovo contratto per il perclorato di ammonio – firmato mesi fa - potrebbe invece essere sufficiente per produrre 800 missili.
Produrre più missili?
Lo scorso 29 aprile il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti aveva sanzionato sei persone e sei entità con sede in Iran e Cina per il loro ruolo nell'"approvvigionamento di ingredienti per propellenti per missili balistici", tra cui il perclorato di sodio, per il Corpo d'élite delle Guardie Rivoluzionarie Islamiche dell'Iran. A maggio, il Tesoro ha così aggiunto il perclorato di sodio all'elenco dei materiali che vengono utilizzati per i programmi militari, nucleari o missilistici balistici dell'Iran. "Entità e individui cinesi hanno fornito supporto al programma missilistico balistico iraniano, nonché agli sforzi di produzione di missili e droni degli Houthi, motivo per cui continuiamo a identificarli e sanzionarli", ha dichiarato un funzionario del Dipartimento di Stato.
Fabian Hinz, analista militare presso l'International Institute for Strategic Studies, ha spiegato al Wsj che Teheran ha probabilmente bisogno di materiale dall'estero per evitare colli di bottiglia
nella sua capacità produttiva interna. Attenzione però, perché lo stoccaggio di materiale combustibile crea rischi. Un'esplosione avvenuta ad aprile nel porto di Shahid Rajaee, per esempio, ha ucciso decine di persone.