Un "mini-sottomarino" stealth: la nuova arma cinese che preoccupa Taiwan

Le immagini satellitari hanno immortalato un misterioso sottomarino della Cina. Potrebbe trattarsi di un progetto nuovo e inedito utilizzabile in operazioni stealth

Un "mini-sottomarino" stealth: la nuova arma cinese che preoccupa Taiwan
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Non solo una flotta di chiatte speciali adatte per effettuare potenziali sbarchi militari. Nel cantiere navale Guangzhou Shipyard International (GSI), sull'isola di Longxue, nel sud della Cina, è comparso anche uno strano mini-sottomarino. Le immagini satellitari hanno rilevato la presenza del mezzo, presumibilmente un progetto nuovo e inedito, lasciando intendere che possa trattarsi di un jolly strategico da utilizzare in operazioni stealth. Se, a detta degli analisti, le suddette chiatte potrebbero essere utilizzate da Pechino in vista di un fantomatico assalto a Taiwan, la comparsa del sottomarino solleva interrogativi sul suo ruolo nell'ambito di un potenziale blocco attorno alla medesima isola.

Il nuovo sottomarino della Cina

C'è però subito un aspetto da evidenziare: il cantiere nel quale è stato immortalato il sottomarino – notato in un bacino galleggiante dagli esperti del sito Naval News - non è noto per la costruzione di mezzi del genere. Come ha spiegato Asia Times, inoltre, mentre la costruzione dei sottomarini occidentali viene solitamente riportata dai media anni prima della loro costruzione - sebbene ci siano sempre dei segreti sulla loro progettazione e sulle loro capacità - la Cina è solita realizzarli in quasi totale segretezza rendendo complicata qualsiasi analisi militare sulla sua flotta.

In ogni caso sappiamo pochissimo di questo mini-sottomarino. Dalle immagini diffuse, presenta un design distintivo e ultramoderno con grandi timoni a forma di X e nessuna vela. Proprio il suo design suggerisce che potrebbe trattarsi di un veicolo sottomarino extra-large senza equipaggio (XLUUV), potenzialmente il più grande al mondo, oppure di un'imbarcazione con equipaggio ottimizzata per le operazioni in acque poco profonde. Lungo circa 45 metri e largo 5, si differenzia sia dal mini sottomarino nucleare Type 041 e sia dal mini sottomarino Olympic.

C'è chi fa notare come la Cina avesse già costruito un mini sottomarino senza vela nel 2018. Dunque non è da escludere che la nuova unità avvistata possa essere una sua versione rinnovata. L'assenza di vela, la presenza di tubi lanciasiluri e un possibile sistema sonar trainato indicano tuttavia capacità avanzate di combattimento e stealth. A proposito dei tubi, si suppone che possano attaccare le navi nemiche e potenzialmente ospitare sistemi di lancio di missili contro obiettivi di superficie e terrestri. Il mezzo potrebbe anche essere in grado di piazzare mine per interrompere la navigazione nemica, le rotte di rifornimento, l'intelligence, la sorveglianza e la ricognizione (ISR), nonché di inviare forze speciali sulle isole di prima linea di Taiwan, Kinmen e Matsu.

Cosa c'entra Taiwan

I mini sottomarini come il nuovo modello avvistato nel cantiere cinese potrebbero conferire a Pechino vantaggi operativi significativi nello Stretto di Taiwan, che è profondo meno di 150 metri e largo 180 chilometri. Come spiegato in un articolo di Proceedings, lo Stretto in questione limita la capacità dei sottomarini normali di manovrare verticalmente, rendendoli più vulnerabili al rilevamento e agli attacchi, complicando le azioni evasive e limitando l'efficacia delle tradizionali tattiche sottomarine. Al contrario, i piccoli sottomarini prosperano in acque poco profonde grazie alla loro furtività, agilità e capacità di mimetizzarsi tra gli ostacoli del fondale marino.

Da questo punto di vista il nuovo piccolo sottomarino cinese, insieme a quelli più grandi, convenzionali e a propulsione nucleare, potrebbe svolgere un ruolo cruciale in un possibile blocco di Taiwan, volto a ridurre alla fame l'isola e costringerla alla resa.

Il Center for Strategic and International Studies (CSIS), non a caso, ha più volte scritto che la Cina potrebbe utilizzare i sottomarini per bloccare Taiwan, impiegandoli per collocare mine marine all'ingresso dei principali porti di Taiwan, interrompendo così il traffico marittimo.

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