La mossa di Zelensky per i cieli ucraini: 150 caccia Gripen per Kiev

Il presidente ucraino sigla con la Svezia una lettera d’intenti per l’acquisto di fino a 150 caccia multiruolo. Sarebbe il più grande ordine estero per Saab e una svolta per l’aeronautica ucraina

La mossa di Zelensky per i cieli ucraini: 150 caccia Gripen per Kiev
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Nella giornata di ieri, l'Ucraina ha siglato una lettera di intenti con la Svezia per l'acquisto di un consistente numero di caccia Saab JAS-39E “Gripen”.

Durante una visita presso lo stabilimento di Linkoping, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato, congiuntamente col primo ministro svedese Ulf Kristersson, che le forze aeree di Kiev riceveranno – se si giungerà a un'intesa definitiva – tra i 100 e i 150 cacciabombardieri multiruolo “Gripen” nell'ultima versione disponibile, che è appena cominciata a entrare in servizio con l'aeronautica militare di Stoccolma. Si tratterebbe del più grande ordine estero mai messo a segno da Saab, e vedrebbe l'aeronautica militare ucraina impiegare un numero di “Gripen” simile a quello dell'aeronautica militare svedese.

Il primo ministro Kristersson stima un arco di tempo di tre anni per cominciare la consegna dei nuovi caccia, ma Zelenskyy, data l'urgenza della situazione ucraina, vorrebbe che gli aerei fossero consegnati a partire dal 2026, il che potrebbe indicare la possibilità di trasferire dapprima i velivoli delle versioni precedenti (C/D) prima dei nuovi “Gripen E” ed F, la versione biposto.

Ad agosto del 2023, il presidente Zelensky era stato in visita in Svezia per discutere dell'invio di armamenti, tra cui anche i “Gripen”. Questa possibilità si era ventilata già prima di quell'agosto, ovvero da quando a febbraio 2023, il ministro della Difesa ucraino Oleksij Reznikov aveva espresso interesse per i caccia svedesi, e il marzo successivo erano circolate voci secondo le quali Stoccolma stava prendendo in seria considerazione l’eventualità di cedere i “Gripen” a Kiev.

A giugno 2023, il governo svedese aveva annunciato formalmente l’intenzione di fornire addestramento ai piloti e al personale di terra ucraino per metterli in grado di operare i “Gripen” nel quadro di una valutazione operativa del caccia, e sappiamo che effettivamente il personale di Kiev si era addestrato sui velivoli svedesi a partire da quell'anno.

Durante la conferenza stampa congiunta, Kristersson ha dichiarato: “Siamo pienamente consapevoli che la strada da percorrere è ancora lunga, ma da oggi ci impegniamo a esplorare tutte le possibilità per fornire all'Ucraina un numero considerevole di caccia Gripen in futuro”. Il presidente Zelensky ha ribadito la sua speranza di vedere i caccia in servizio il prima possibile. “Per il nostro esercito, i Gripen sono una priorità. È una questione di soldi, di manovre”, ha dichiarato ai giornalisti. Attraverso i suoi canali social ufficiali, ha aggiunto: “Consideriamo il velivolo Jas 39 “Gripen” uno degli elementi più efficaci di questo sforzo e contiamo sulle prime consegne di Gripen già nel 2026”.

Rispetto alla versione C/D, il “Gripen” E/F ha una fusoliera più grande che può contenere circa il 30% di carburante in più ed è dotato di un motore General Electric F414 più potente, oltre a un totale di 10 punti di aggancio per armi e altri equipaggiamenti. L’abitacolo è stato completamente rivisto e il pilota è dotato di un singolo Wide Area Display (WAD), in sostituzione dei tre display separati del “Gripen” C/D. Il “Gripen” E/F può trasportare fino a sette missili aria-aria MBDA Meteor per il combattimento BVR (Beyond Visual Range) ed è dotato del radar a scansione elettronica attiva (AESA) Leonardo ES-05 Raven e del sensore di ricerca e tracciamento a infrarossi (IRST) Leonardo Skyward G. Include inoltre un nuovo sistema di guerra elettronica (EW) Saab, dotato di un sistema di allerta di avvicinamento missilistico (MAWS) sferico a 360 gradi. In generale, tutti i “Gripen” sono adatti a sganciare il munizionamento in dotazione alla maggior parte delle forze aeree occidentali, come i missili AIM-120 AMRAAM, AIM-9X, IRIS-T e le bombe a guida laser GBU-49.

Il problema, come sempre per quanto riguarda la fornitura di caccia a Kiev, è la tempistica di consegna: se l'accordo

andrà definitivamente in porto, completare la fornitura di 100 macchine richiederà anni, ed è ragionevole pensare che se anche dovessero arrivare i primi velivoli nel 2026 sarà un primo lotto composto da pochi esemplari.

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