Il primo centro globale F-35 fuori dagli Usa è in Italia: perché è una svolta importante

Gli Stati Uniti scelgono l’Italia per l’unico centro di addestramento F-35 fuori dai propri confini: una conferma del ruolo strategico del nostro Paese nel programma Joint Strike Fighter

Il primo centro globale F-35 fuori dagli Usa è in Italia: perché è una svolta importante
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La notizia era nell'aria da mesi, da quando il ministro della Difesa Guido Crosetto aveva annunciato, lo scorso 2 luglio, che l'Italia avrebbe creato il primo centro di addestramento per F-35 al di fuori degli Stati Uniti, ma la sede non era ancora stata determinata.

Il 12 settembre è arrivata invece la conferma che la base aerea di Trapani/Birgi, sede del 37esimo Stormo Caccia dell'Aeronautica Militare, sarà la sede di questo importante centro addestrativo per il caccia di quinta generazione stealth.

Nino Minardo, presidente della Commissione Difesa della Camera dei Deputati, ha confermato all'Ansa che la base siciliana ospiterà il nuovo centro di addestramento globale per i piloti di F-35, in una struttura che sarà gemella di quella già operativa presso la base aerea statunitense di Luke, in Arizona.

L'Italia quindi si conferma una volta di più come partner chiave nel programma JSF (Joint Strike Fighter) aggiudicandosi questa importante sede addestrativa unica a livello globale (al di fuori degli Usa). Il nostro Paese, come sappiamo, ha sul proprio territorio anche un'altra struttura fondamentale per il JSF, ovvero il Faco (Final Assembly and Check Out) di Cameri (Novara) dove vengono assemblati i caccia di quinta generazione, condividendo questo ruolo esclusivamente col Giappone. Inoltre l'Aeronautica Militare ha riattivato, il 2 luglio 2024, il 156esimo Gruppo cacciabombardieri proprio presso il Pilot Training Center della base aerea di Luke per effettuare la conversione operativa sull'F-35.

L'istituzione del centro di addestramento F-35 a Trapani-Birgi si basa sul modello Ifts (International Flight Training School) di Decimomannu (Cagliari) e posiziona l'Italia al centro dell'iniziativa globale F-35. L'Ifts è un centro di addestramento all'avanguardia per i piloti di caccia di quarta e quinta generazione gestito dall'Aeronautica Militare in stretta collaborazione con Leonardo, e proprio dalla fine di agosto ha iniziato a formare anche i piloti statunitensi. All'Ifts si combina addestramento reale e simulato sul velivolo T-346A, preparando i futuri piloti agli scenari operativi più complessi. Grazie a questo sistema di addestramento unico nel suo genere in cui, grazie all'elevatissima verosimiglianza del simulatore integrato al jet effettivamente in volo le ore passate al simulatore sono equiparate a quelle in volo, la scuola è diventata un punto di riferimento globale: oltre ai piloti dell'Aeronautica Militare, in questo momento vi si addestra personale proveniente da Arabia Saudita, Austria, Canada, Giappone, Grecia, Kuwait, Paesi Bassi, Qatar, Singapore, Spagna, Svezia, Regno Unito e Ungheria.

La decisione statunitense di affidare all'Italia l'unica struttura addestrativa per l'F-35 al di fuori dei propri confini certifica non solo il livello di impegno del nostro Paese nel programma JSF, ma anche il livello di qualità e sicurezza raggiunto dalla stretta sinergia tra l'Aeronautica Militare e l'industria nazionale.

Le tempistiche di avvio della struttura di addestramento a Trapani-Birgi non sono ancora note, e non sappiamo nemmeno quali Paesi europei, tra quelli utilizzatori dell'F-35, saranno i primi a mandare i propri piloti

per effettuare la conversione. Molta parte, in questo senso, l'avrà l'Ifts data la natura del centro di Decimomannu, ed è probabile che in futuro esso vedrà aumentare il numero di Paesi che vi invieranno i propri piloti.

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