"Progettazione critica": cosa succede alla portaerei cinese Fujian

Secondo analisti militari difetti fondamentali di progettazione del ponte di volo renderebbero impossibili i decolli e gli atterraggi simultanei dei velivoli, riducendo l'efficienza operativa del mezzo fino al 60% rispetto a una vecchia portaerei Usa

"Progettazione critica": cosa succede alla portaerei cinese Fujian
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La Cina è pronta a varare la Fujian, la sua terza e più avanzata portaerei. Il debutto della nave da 80.000 tonnellate è tuttavia già accompagnato da critiche e interrogativi. Secondo analisti militari, infatti, difetti fondamentali di progettazione del ponte di volo renderebbero impossibili i decolli e gli atterraggi simultanei dei velivoli, riducendo l'efficienza operativa del mezzo fino al 60% rispetto a una portaerei statunitense di vecchia generazione. Si tratta di propaganda volta a sminuire il jolly del Dragone o c'è un fondo di verità? Il problema deriverebbe dalla disposizione delle tre catapulte elettromagnetiche: la seconda e la terza si sovrapporrebbero alla pista d’atterraggio diagonale, mentre la prima si trova lungo il percorso che gli aerei devono percorrere dopo l’atterraggio, ostacolando le operazioni di volo continue.

I possibili problemi della portaerei Fujian

Varata nel giugno 2022 presso il cantiere navale Jiangnan di Shanghai, la Fujian è la prima portaerei cinese completamente progettata in patria e la prima a utilizzare un sistema di lancio a catapulta elettromagnetica (EMALS), tecnologia finora impiegata solo dalle portaerei statunitensi di classe Gerald Ford. La nave ha completato il suo nono e ultimo viaggio di prova il 12 settembre 2025, attraversando lo Stretto di Taiwan fino alla provincia di Hainan. Durante i test, ha lanciato con successo tre tipi di velivoli - il caccia stealth J-35, il J-15T e l’aereo radar KJ-600 - confermando l’efficacia del sistema EMALS e avvicinando la portaerei alla sua piena entrata in servizio.

Nonostante questi successi, ha sottolineato il sito Eurasiantimes, un recente documentario trasmesso dalla televisione di Stato cinese CCTV ha riacceso il dibattito sui limiti della Fujian. Le immagini mostravano come la pista di atterraggio, con un angolo di appena 6 gradi rispetto all’asse della nave (contro i 9 delle portaerei statunitensi), lasci poco spazio di manovra, aumentando il rischio di collisione e costringendo a rallentare il ritmo operativo.

Quali sono i limiti della nave

Ex ufficiali della Marina statunitense, intervistati dalla CNN, hanno riferito che la configurazione attuale del ponte limita drasticamente la rapidità delle sortite, una capacità essenziale in combattimento. Secondo alcuni analisti cinesi, tali difetti potrebbero essere legati al passaggio dell’ultimo minuto dalle catapulte a vapore a quelle elettromagnetiche, che richiedono piste più lunghe e hanno portato a inevitabili sovrapposizioni.

Malgrado le criticità, la Fujian rappresenta un traguardo tecnologico e strategico per la Cina, la più grande nave da guerra a propulsione convenzionale mai costruita. Può trasportare fino a 60 velivoli e segna il passo verso una flotta oceanica di livello mondiale.

La nave da guerra in questione ha condotto otto prove in mare da maggio 2024, testando la propulsione, i sistemi elettronici, le operazioni sul ponte e i decolli e gli atterraggi degli aerei imbarcati sulle portaerei. Si prevede che il Fujian trasporterà, come detto, aerei da combattimento stealth J-35A, caccia pesanti da portaerei J-15T, aerei da guerra elettronica J-15DT e aerei da allerta precoce KJ-600.

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