Sistemi di difesa cinese in Medio Oriente: perché spunta un sistema HQ‑9B nel deserto

L'Egitto ha schierato sistemi d’arma cinesi HQ‑9B nel Sinai, creando di fatto una “no‑fly zone” sul Sud d'Israele che cambia l'equilibrio strategico nella regione

Sistemi di difesa cinese in Medio Oriente: perché spunta un sistema HQ‑9B nel deserto
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L'Egitto avrebbe schierato sistemi di difesa aerea a lungo raggio cinesi HQ-9B in siti strategici nella penisola del Sinai. Questa mossa avrebbe suscitato nuove preoccupazioni in Israele per una possibile escalation. Il presunto dispiegamento delle armi coincide con la recente offensiva terrestre lanciata dalle Forze di Difesa Israeliane (IDF) a Gaza City. Il Cairo, tra l'altro, ha accusato Tel Aviv di aver spinto la regione nel caos e ha messo in guardia il Paese limitrofo dal provocare uno sfollamento di massa dei palestinesi. Il ministro degli Esteri egiziano, Badr Abdelatty, ha dichiarato la scorsa settimana che l'afflusso massiccio di palestinesi da Gaza all'Egitto rappresenta una "linea rossa" e ha affermato che il suo go verno non permetterà a nessuna parte di mettere a repentaglio la sicurezza e la sovranità della nazione.

L'Egitto si affida ad armi cinesi

I media israeliani hanno confermato il fatto che l'Egitto abbia acquisito l'avanzato HQ-9B da Pechino, un sistema di difesa missilistica paragonabile alla piattaforma russa S-400. Il suo dispiegamento, confermato dal sito Middle East Monitor, segnala la disponibilità del Cairo a rafforzare le proprie difese mentre le tensioni su Gaza si intensificano.

Il ministro della Difesa egiziano, Abdel Majeed Saqr, ha sottolineato che la preparazione militare "non è solo una questione di morale, ma una reale prontezza ad affrontare qualsiasi sviluppo sul campo". Ha avvertito che "qualsiasi tentativo di indebolire i confini dell'Egitto, anche il solo pensiero, sorprenderà il mondo con ciò che l'Egitto possiede e con ciò che non ha ancora rivelato delle sue capacità".

La mossa egiziana arriva, come detto, in un momento in cui crescono i timori che le operazioni militari di Tel Aviv a Gaza possano estendersi in altri Paesi, con lo sfollamento di massa dei palestinesi nel Sinai visto al Cairo come una linea rossa. Con l'impiego dell'HQ-9B, l'Egitto ha dunque inviato un chiaro messaggio di deterrenza dimostrando la sua capacità di rispondere a qualsiasi potenziale minaccia.

Come funziona il sistema HQ-9B

Il sistema HQ-9B, l'ultimo nato della famiglia di sistemi di difesa missilistica cinese, ha una gittata fino a 200 chilometri e può intercettare aerei da combattimento, droni e missili da crociera. Il suo radar avanzato può tracciare bersagli fino a 300 chilometri di distanza anche in presenza di forti interferenze elettroniche, mentre il suo design flessibile ne consente l'impiego su camion mobili o in installazioni fisse per proteggere aeroporti, porti e basi militari.

Negli ultimi anni, l'esercito egiziano ha notevolmente rafforzato la sua presenza nel Sinai settentrionale, dispiegando decine di migliaia di soldati e migliaia di veicoli pesanti. Israele ha espresso preoccupazione per il rafforzamento e la modernizzazione militare dell'Egitto, che secondo gli osservatori regionali sta rimodellando l'equilibrio strategico e alimentando speculazioni sulla strategia difensiva a lungo termine del Cairo.

L'Egitto è uno degli alleati più stretti degli

Stati Uniti nella regione mediorientale e il maggiore beneficiario degli aiuti statunitensi dopo Israele. Tuttavia, il sostegno incondizionato fornito dagli Usa a Tel Aviv ha creato un senso di insicurezza in tutta la regione.

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