«Diffidate dei medici che promettono maxi risparmi»

Franz Baruffaldi Preis, quante donne si tasteranno il seno in questi giorni dopo la notizia del silicone cancerogeno francese?
«Mah, non si può sapere. In Italia non esiste un registro delle protesi».
Lei quanti seni ritocca all’anno?
«Circa centoquaranta. Ed è una buona media».
Niente crisi nel settore?
«No, la gente rinuncia alla pelliccia ma non al seno nuovo».
D’ora in poi ci penseremo due volte prima di cambiare taglia?
«Il caso francese non è il primo. Negli anni ’90 scoppiò lo scandalo della protesi riempita con olio di semi. Veniva usato perché era trasparente alle radiografie poi ci si è accorti che cuoceva la protesi, trasudava. Alcune donne avevano sempre il reggiseno unto».
Ma queste scelte si fanno per risparmiare?
«Sicuramente. E trovo che sia un assurdo. Quando una donna decide di rifarsi il seno deve scegliere il meglio, scegliere un chirurgo che usa ottimi prodotti».
Lei cosa propone?
«Le protesi americane perché sono sperimentate da 40 anni e hanno superato tutti i test di resistenza e stabilità anche nel lungo periodo».
Quanto deve durare una buona protesi?
«Al massimo 12-14 anni. Poi va assolutamente sostituita».
Che rischi si corre a non farlo?
«Si può rompere. Intendiamoci, non è una bomba ad orologeria, ma il liquido si può diffondere e arrivare ai linfonodi».
In questo caso c’è rischio di tumori?
«È stato sperimentato che le cellule tumorali sul silicone non crescono. Ma le protesi vanno cambiate regolarmente».
E ogni tanto si deve fare la revisione?
«L’ecografia una volta all’anno. Dopo 12 anni serve una risonanza».
Quanto costa rifarsi il seno?
«Dai 7500 ai 14 mila. Quando l’intervento costa meno è meglio diffidare, vuol dire che si risparmia sul materiale».
Magari una minorenne vuole risparmiare.
«Io consiglio di intervenire solo sulle maggiorenni. Bisogna avere delle forti motivazioni e non pensare di diventare un fenomeno da baraccone.

La cosa migliore è un aumento di seno equilibrato».
Ma lei ha fatto la sesta alla Cipriani, quella del Grande Fratello.
«È vero ma lei ha un torace simile a quello di una californiana. E poi dietro la sua scelta c’erano esigenze di lavoro».

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