Dopo il digiuno l’abbuffata La Lazio torna a (stra)vincere

Erano 10 anni che la Lazio non realizzava un poker europeo in trasferta. L’ultima volta fu a Maribor il 19 ottobre del 1999 in Champions League. E ieri é arrivato il secondo successo in terra bulgara: in Coppa Uefa, il 29 settembre 1993, successo a Plovdiv con la Lokomotiv per 2-0.
Finalmente una Lazio bella e vincente. Tanti i bocconi amari ingoiati in un settembre avaro di soddisfazioni. Ieri al «Georgi Asparuhov» di Sofia ha spazzato via il Levski nonostante l’emergenza con la quale Ballardini doveva fare i conti. Due debuttanti dal 1’ (l’asse mancino Perpetuini-Eliseu, quest’ultimo 26 anni compiuti proprio ieri), un 4-4-2 con Meghni sull’out di destra, Rocchi al fianco di Zarate in attacco e Bizzarri fra i pali. La Lazio é stata brava a chiudere il conto già nel primo tempo con le reti di Matuzalem e Zarate e poi ha colpito altre due volte nella ripresa con Meghni e Rocchi, che festeggia così il suo rientro da titolare. In questa stagione nelle cinque gare senza il capitano non era mai arrivata la vittoria.
«È stata una bella Lazio - dice orgoglioso Ballardini - Abbiamo giocato un buon incontro, ci siamo anche difesi nel modo giusto. Quando avevamo la palla c’era movimento, profondità e qualità. Noi siamo stati molto più bravi di loro nel primo tempo, poi nella prima parte della ripresa hanno tentato una reazione, ma una volta segnato il terzo gol non c’è più stata partita. Non possiamo dire che siamo in ottima condizione, la Lazio é una squadra che sa quello che deve fare, é una squadra seria che si impegna, poi con tutte queste partite ravvicinate puoi non essere brillante. Eliseu e Perpetuini hanno dimostrato grande personalità, hanno avuto l’atteggiamento giusto e sono stati anche aiutati dalla squadra. Bizzarri? Per il momento è lui il portiere di Coppa».
A Sofia é stato anche il giorno del riscatto per Emilson Cribari, autore del pasticcio che aveva permesso al Salisburgo di sbancare l’Olimpico nel primo turno. «Mi sono fatto perdonare per l’errore precedente, sono contento della prestazione e della vittoria - dice il difensore brasiliano -. Ora dobbiamo fare risultato pieno in casa sia contro il Levski che con il Villareal. La qualificazione passa dall’Olimpico».


Foggia, partito dalla panchina, ha mancato un gol alla Maradona per pochissimo, ma ha fornito un doppio assist a Meghni e Rocchi. «Inizia un nuovo mese e vinciamo, che sia un segnale? - sottolinea -. Sono contento per me e per i miei compagni che giocano meno come Meghni, Eliseu e Bizzarri».

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