Dilettanti contro il calcio malato

Francesco Guzzardi

Prevenire è meglio che curare e la Federazione Calcio dei Dilettanti ligure corre ai ripari. Se è vero che tra i professionisti e i dilettanti, nulla c'è da spartire, è anche vero che di riflesso, i mali che affliggono il «calcio maggiore» potrebbero riflettersi pericolosamente su quello minore. È di pochi giorni fa la notizia dell'assoluzione di un giocatore del comitato provinciale di Savona, da parte del giudice di pace, che dopo avere aggredito l'arbitro è stato assolto con la ridicola motivazione che il malcostume che si è diffuso sui campi di gioco sia, ormai, una consuetudine. «È ridicolo, esordisce Luigi Ballauri (piemontese di nascita ma genovese d'adozione), vice presidente regionale della Federazione gioco calcio, sicuramente è un atto che va punito e nessuna ragione al mondo potrà mai giustificare, qualsiasi tipo di violenza, o aggressione, di un giocatore verso il direttore di gara». Luigi Ballauri, ha letto nei giorni scorsi, l'intervista esclusiva a Matteo Bassetti, sul doping dilettantistico, che il nostro giornale ha pubblicato. «Sono assolutamente d'accordo sulla prevenzione e reputo interessante il progetto di divulgare, presso le società dilettantistiche, una corretta informazione sull'alimentazione e sulle deleterie conseguenze di chi, credendo di migliorare la prestazione agonistica, possa usare qualsiasi tipo di sostanza dopante». Parlando anche di partite comprate o arbitri dirottati, il vice presidente regionale ha le idee molto chiare: «Non posso e non voglio mettere lingua sui problemi del calcio professionistico, ma noi questo problema lo abbiamo superato. I famosi taciti accordi o quelle strane partite di fine campionato, li abbiamo eliminati introducendo nei campionati minori i play out e i play off, anche in terza categoria, adesso, durante lo svolgimento delle gare di fine stagione, le partite a rischio iniziano alla stessa ora e la collaborazione degli arbitri, che si sentono col cellulare, ha diminuito e addirittura eliminato, qualsiasi tipo di combine». Il mandato quadriennale di Ballauri è a metà strada e in questi due primi anni, la sua collaborazione è stata, a dir poco, entusiasmante. «Dopo esserci battuti per introdurre i play out e off, la stagione 2006/07 comincerà con un'altra innovazione, a partire dal campionato di Eccellenza in giù, ogni squadra dovrà avere almeno un ragazzo delle giovanili e, a seconda della categoria, varia l'età del giovane da inserire. Contiamo così di ringiovanire tutte le squadre e mantenere sempre vivo quello che per ogni società, rappresenta un serbatoio di vitale importanza, ovvero il settore giovanile».

Luigi Ballauri ha le idee chiare e per il bene del calcio nostrano, che non dimentichiamoci è l'anticamera di quello professionista, la speranza di tutti e quella che le sue idee e quelle di tutta la Federazione ligure, si concretizzano al più presto. Fino ad ora c'è riuscito, per cui gli auguri e i complimenti sono obbligatori.

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