Il Friuli Venezia Giulia entra nella stagione della ripresa. Una realtà economica dinamica e vincente, ponte tra lItalia e i mercati emergenti dellEst-Europa. «Questi imprenditori hanno una grande responsabilità - spiega leditrice Maria Elena Golfarelli -. A loro è affidata la missione di rappresentare il primo grande avamposto della qualità italiana verso i mercati internazionali. E va detto che tale compito viene portato avanti nella maniera migliore possibile, ovverosia con coraggio, senso dellinnovazione e capacità di confronto con tutti i protagonisti delleconomia internazionale».
A confermarlo, i tanti casi di capitani dindustria, ai quali il nuovo numero di Dossier, diretto da Raffaele Costa, in edicola nei prossimi giorni con il Giornale, dedica ampi reportage. Sono quegli imprenditori che, nel corso del 2011, si sono distinti per il valore aggiunto portato al tessuto produttivo friulano. Ampie inchieste sui diversi comparti industriali, le strategie dimpresa e la capacità di nuove iniziative imprenditoriali gettano luce sulle dinamiche che, permettono a questa regione di affrontare a testa alta la nuova stagione, oltre la crisi.
«Siamo entrati nella fase dellinversione di tendenza - spiega Renzo Tondo, presidente della Regione -; ogni settimana ho modo dincontrare decine di imprenditori dai quali mi arrivano segnali molto positivi. La domanda e le importazioni sono ripartite e si avvertono tutti i segni di un nuovo positivo corso di espansione sui mercati internazionali». Sono dunque tornate, secondo Tondo, la fiducia e la voglia dinvestire. «Questi segnali non fanno che confermare i dati delle ultime indagini congiunturali - continua -. Anche da noi, di fatto, il punto più basso della crisi è stato raggiunto. Ora è il momento della ripresa».
Dossier dedica la copertina a Ottavio Missoni, vero simbolo dello stile e dellimpresa vincente italiana che conquistano il mondo. Latleta ex olimpionico e, oggi, stilista - partecipò alle Olimpiadi di Londra del 1948 - ha scelto le pagine del periodico per lanciare un forte messaggio al mondo tessile, agli addetti ai lavori e alle istituzioni, affinché si torni a investire sul più autentico made in Italy. Festeggiati da poco i 90 anni, limprenditore, triestino dadozione, è tra i grandi protagonisti della moda italiana nel mondo.
«Il made in Italy in molti ambiti conserva ancora la sua forza e il suo stile, non solo nei fatturati, ma, soprattutto, nella capacità di conquistare limmaginario collettivo - racconta, a Dossier, Missoni -. Purtroppo molto del grande artigianato italiano è scomparso. Ma la moda italiana, intesa come espressione di tendenze e capacità innovativa e produttiva, resta ancora in prima fila». A parlare a nome degli industriali locali, invece, è Alessandro Calligaris, presidente di Confindustria Friuli Venezia Giulia.
«Quando i tempi sono difficili, ciò che conta nella sfida di un mercato in crisi, è la tenuta della squadra dimprese, non la prestazione dei singoli imprenditori - spiega -. In questo senso lindustria del Friuli Venezia Giulia risponde come unottima squadra. Tutti i settori stanno reagendo molto bene, garantendo competizione e occupazione». Non poteva mancare il punto sui protagonisti delle prossime elezioni amministrative che, si terranno a Trieste, Pordenone e Gorizia.
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