da Harare
Un gruppo di diplomatici statunitensi e britannici sono stati bloccati ieri in Zimbabwe, arrestati senza spiegazioni, trattenuti per oltre cinque ore, ed infine rilasciati. Le cancellerie di Washington e Londra hanno immediatamente espresso il loro sdegno. La Casa Bianca ha definito laccaduto «totalmente inaccettabile». Gli Usa hanno subito annunciato lintenzione di sottoporre il caso dinanzi al Consiglio di Sicurezza dellOnu.
Lennesima provocazione del regime sempre più traballante di Robert Mugabe («padre padrone» del Paese, al potere dallindipendenza del 1980) è avvenuta a circa 80 km a nord di Harare, nei pressi di una località chiamata Bindura. Vi transitavano tre fuoristrada con targa diplomatica, due americani ed uno britannico. A bordo nove diplomatici, cinque statunitensi e quattro inglesi, impegnati in un giro dincontri con gruppi dellopposizione.
Ad un posto di blocco è stato intimato lalt al convoglio, che ha fatto dietro front cambiando direzione. Ma è stato inseguito e bloccato. Non dalla polizia, bensì dai «veterani di guerra», una sorta di milizia parallela fedelissima a Mugabe.
Ieri il regime di Mugabe ha anche annullato le operazioni di tutte le ong presenti nel Paese.
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