Direct, Generali rinuncia e scatta in Borsa (+1,3%)

da Milano

Generali rinuncia a Direct Line e Piazza Affari brinda. Il titolo del Leone è stato tra i migliori dell’S&p Mib (più 1,38% in chiusura) dopo che il gruppo ha confermato il ritiro dalla gara per le attività assicurative cedute da Royal Bank of Scotland: le offerte non vincolanti erano attese ieri. Troppo salato, anche secondo le banche d’affari, il prezzo richiesto da Rbs per le divisioni Churchill e Direct Line: il gruppo inglese si attendeva offerte tra i 6,5 e i 7 miliardi di sterline. La mossa del Leone è un campanello d’allarme per Rbs che rischia di vedere arenarsi l’asta sul nascere. Secondo le indicazioni raccolte da Radiocor è infatti possibile che l’esempio di Trieste venga seguito da altri degli 8 potenziali candidati.
Nel frattempo Generali è spuntata con Fon-Sai tra gli azionisti di Mps.

Il gruppo del Leone, sulla base del verbale dell’assemblea di bilancio precedente all’aumento di capitale per Antonveneta, è azionista di Siena tramite Alleanza (per lo 0,58%), mentre le Generali hanno lo 0,11%. A FonSai fa capo lo 0,63%. Nutrita la pattuglia degli esteri, tra cui Bank of New York (0,25% del capitale), nessuna traccia invece di Findim.

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