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Diritti tv sul calcio: posticipata la decisione

Discusso al Tribunale civile di Milano il ricorso presentato da Conto tt, che chiede la sopsensione del contratto tra Sky e Lega calcio per le prossime due stagioni. Club in fibrillazione: 900 milioni degli 1,4 miliardi di fatturato vengono dai diritti audio-video

Diritti tv sul calcio: 
posticipata la decisione

Milano - Il giudice del Tribunale Civile di Milano, davanti al quale è stato discusso oggi il ricorso presentato dall’emittente satellitare Conto Tv - che chiede la sospensione dell’esecutività del contratto stipulato tra Sky Italia, di proprietà di News Corp, e Lega Calcio relativamente ai diritti televisivi delle partite di serie A delle prossime due stagioni di campionato - si è riservato di decidere nei prossimi giorni. Fonti giudiziarie e legali ipotizzano che per la comunicazione da parte del giudice Carlo Marangoni della decisione, occorrerà una settimana/dieci giorni.

La battaglia di Conto tv Marco Crispino, proprietario di Conto tv, ha detto ai giornalisti a margine dell’udienza: "Siamo piccoli e quindi perderemo". "Non abbiamo violato nessuna legge - gli ha fatto eco l’avvocato Bruno Ghirardi che assiste la Lega Calcio - Ad oggi non c’è stato ancora detto che norma abbiamo violato. Emergerà la verità, il nostro comportamento è lecito". Nello scorso novembre, la Corte d’Appello aveva accolto il ricorso dell’emittente guidata da Crispino, inibendo alla Lega Calcio l’assegnazione del contratto da 1.149 milioni di euro. In seguito ad un reclamo della Lega Calcio, un altro collegio aveva però dichiarato l’incompetenza della Corte d’Appello a decidere in merito. Toccherà quindi al Tribunale prendere una decisione.

L'allarme della Lega Calcio Due giorni fa la Lega Calcio ha lanciato l’allarme sull’eventuale accoglimento della richiesta di Conto tv: "Come è noto, le società di calcio traggono dalla licenza dei diritti audiovisivi in questione buona parte del loro fatturato", ha scritto in una nota. "Nel caso in cui ne fossero private, le società di serie A vedrebbero pregiudicata la loro sopravvivenza, e con esse le società delle categorie inferiori che vedrebbero sparire le ingenti risorse ridistribuite all’interno del sistema calcistico nazionale".

Secondo i dati pubblicati ieri dalla Gazzetta dello Sport, 900 milioni degli 1,4 miliardi di fatturato delle società sono prodotti dalla licenza dei diritti audiovisivi.

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