Diritti umani, gli Usa criticano la Svizzera: "Islamici discriminati"

Washington - Dito puntato contro la Svizzera. Non è una novità, vista l'ultima crisi diplomatica tra Berna e Tripoli. Ma questa volta le critiche arrivano dagli Stati Uniti. Gli Usa, infatti, nel rapporto annuale sul rispetto dei diritti umani nel mondo hanno criticato la discriminazione dei musulmani in Svizzera. Nel documento si denuncia anche l'aumento di antisemitismo nel mondo. E per quanto riguarda l'Iran, altro paese al centro dell'attenzione nel rapporto annuale, i segnali non sono incoraggianti: "La situazione del diritti umani è degenerata".

Analisi Dipartimento di Stato Iran, Cuba, Cina, Corea del Nord, Russia, Sudan. Nel giudizio annuale del Dipartimento di Stato americano i Paesi in cui i diritti umani non sono del tutto o per nulla rispettati sono gli stessi del 2009. Tra essi, però, spicca l’Iran, dove la situazione è "degenerata, soprattutto dopo le controverse elezioni presidenziali di giugno". Il regime degli ayatollah, afferma il documento statunitense, "ha duramente represso il diritto ad avere un cambio di governo attraverso elezioni libere". In Iran vengono negati il diritto di espressione, di associazione e mancano procedure giudiziare regolari. Già nel rapporto dell’anno scorso Washington aveva sottolineato un peggioramento della situazione.

Cuba e la Cina Quanto agli altri Paesi, Washington segnala le persecuzioni dei dissidenti a Cuba. Ma a destare la maggiore preoccupazione è Pechino, soprattutto la regione settentrionale a maggioranza musulmana dello Xinjiang.

La Cina inoltre, si legge nel rapporto, "ha intensificato la repressione sul piano culturale e religioso" delle minoranze etniche in questa regione, teatro nel 2009 di violenze tra la minoranza musulmana degli uiguri e la maggioranza cinese degli Han.