Milano - Chiusura in forte calo per le principali Borse europee, in scia al crollo del settore bancario e alle incertezze legate al Consiglio europeo di domenica. Nel finale di seduta è arrivata anche la notizia, poi smentita, di un possibile rinvio del vertice. Sui listini hanno pesato inoltre le indiscrezioni trapelate sul vertice di ieri sera a Francoforte e del disaccordo tra Germania e Francia sul fondo salva-stati europeo. Gli spread italiani tornano sopra i 400 punti nel confronto con i Bund tedeschi, in flessione l'euro sul dollaro (a 1,36). A Piazza Affari - maglia nera d'Europa - il Ftse Mib e l'All Share hanno lasciato sul terreno il 3,78 e il 3,06 per cento. Crollano i bancari, con Unicredit che perde il 12%, Mps l'11,23, Intesa il 9,8, Banco Popolare il 7 per cento. Male anche Mediobanca (-1,8%) e, all'interno del comparto finanziario, chiudono con un tonfo Mediolanum (-6,64%) e Azimut (-4,23%). Va nella direzione opposta Eni, che sale dello 0,64%.
Il Cane a sei zampe ha annunciato oggi la scoperta di un giacimento "giant" di gas naturale nel prospetto esplorativo Mamba Sud 1, nell'Area 4 dell'offshore del Mozambico, che si configura come la maggiore scoperta mai effettuata da Eni in qualità di operatore. La società ritiene che l'area di Mamba Sud possa contenere un potenziale di 425 miliardi di metri cubi di gas. Tra gli altri titoli del listino principale, crolla Prysmian (-7,63%) e chiudono in affanno Telecom Italia (-3,8%), Tod's (-3,34%), Mediaset (-3,75%) e Generali (-3,33%). Si salvano Ansaldo Sts (+0,69%) e Saipem (+0,66%).
Le Borse estere. Performance negativa anche per le altre piazze del Vecchio Continente. L'indice Ftse 100 di Londra cede l'1,21%, il Dax di Francoforte il 2,49% e il Cac 40 di Parigi il 2,32%. A Madrid, l'indice Ibex cala del 2,73% .
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