Ha provocato numerosi disagi ieri, allaeroporto di Fiumicino, lo sciopero di quattro ore dei controllori di volo aderenti alle sigle sindacali Anpcat, Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl-T e Cisal-Av. La cancellazione di 150 arrivi e partenze e il cambio dorario di altri 50 voli, probabilmente più di quelle immaginate dai passeggeri più ottimisti, ha colto decisamente di sorpresa molti viaggiatori. Così in tanti sono stati costretti a mettersi in fila ai banchi delle varie compagnie interessate dallagitazione cercando di trovare una partenza alternativa. Ma non sempre è stato possibile «riproteggere» i passeggeri rimasti a terra su altri voli, in particolare per Alitalia che nello scalo romano ha cancellato una novantina di voli tra partenze e arrivi. A far le spese di cancellazioni e ritardi, in particolare, i viaggiatori in transito e in arrivo dallestero, alloscuro dellagitazione. Quello di ieri è il terzo stop degli uomini radar dellEnav in 45 giorni e altre giornate di protesta sono previste in un calendario definito «da brivido» dallAir traffic management professional project, la federazione che raggruppa le associazioni di settore Sacta, Licta, Anpcat e Cila-Av.
Nello scusarsi per i disagi lEnav, la società per lassistenza al volo, ha stigmatizzato lagitazione: «È stata proclamata con motivazioni strumentali, dietro le quali esistono richieste economiche inaccettabili e incompatibili con il piano industriale dellAzienda e con la generale situazione del trasporto aereo in Italia».Disagi a Fiumicino, cancellati 150 voli tra arrivi e partenze
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