Raccontare ai giovani la grande avventura della nascita dellItalia anche con lausilio della musica elettronica. È la scommessa dellattore romano Edoardo Sylos Labini che, dopo le esperienze teatrali e televisive, questa sera porta in scena il suo progetto «Disco Risorgimento», spettacolo musicale in cui interpreta lutopia di Giuseppe Mazzini tra rievocazioni storiche, romanticismo, e le note di un dj che si fondono alle arie verdiane. A fare da palcoscenico, la sala delle Cariatidi di Palazzo Reale dove proprio oggi inaugurano due mostre perfettamente in tema con il 150° anniversario dellUnità di Italia: «La galleria delle battaglie - la collezione Savoia a Palazzo Reale» e «Giovani ribelli del 48. Memorie del risorgimento Lombardo».
Il fondatore della Giovine Italia è soltanto lultimo dei personaggi del «Disco Teatro», format inventato da Sylos Labini per far conoscere alle nuove generazioni i personaggi che hanno fatto grande lItalia; oltre a Mazzini è toccato a Marinetti, in occasione del centenario del Futurismo, e poi a Italo Balbo, per quello dellaeronautica. «Trovo interessante rappresentare personaggi controversi e teatrali, come Mazzini che fu una figura fondamentale per il Risorgimento, ma subì lesilio perchè non seppe mai piegarsi (come invece Garibaldi) allo Stato monarchico». Quello del suo spettacolo, andato in scena nei licei del Lazio e prossimamente in quelli di mezza Italia, è il Mazzini del 48, quello delle Cinque Giornate e della Repubblica Romana. «È la figura di un eroe appassionato che seppe trascinare migliaia di giovanissimi nellideale utopico di ununica patria, che si sarebbe concretizzata soltanto 12 anni dopo. Quei ragazzi si immolarono a meno di 18 anni e sono felice di vedere gli studenti che, durante il mio spettacolo, si appassionano e cantano un tragico inno di Mameli». Lattore, nei panni di Mazzini, ripercorre i tragici mesi del fallimento dei moti rileggendo appassionatamente Foscolo, Leopardi e le lettere di Garibaldi ad Anita. Accanto a lui, lattrice Melania Maccaferri nel ruolo di unItalia esile e sensuale, eppoi la cantante Elisa Santarossa che dà voce al popolo degli insorti, e il dj Antonello Aprea che crea volta per volta una contemporanea colonna sonora ai personaggi. Sulla scena dello spettacolo diretto da Alessandro DAlatri, campeggiano una grande barricata e, sullo sfondo, alcune opere delle mostre in corso, come il «Bacio» di Hayez e il plastico delle Cinque Giornate. «Il mio Mazzini -dice Sylos Labini- incarna appieno lideale di unItalia che cinque secoli prima aveva tratteggiato soltanto lAlighieri.
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