"Le discussioni non fermeranno le riforme Giù le tasse con la ripresa consolidata"

Con un messaggio audio al sito dei Promotori della Libertà Berlusconi rilancia le riforme. Sulla crisi economica: "Dai mercati internazionali c'è fiducia sull'Italia". Poi elogia i piccoli e medi imprenditori: "Sono il nostro petrolio". Tra le riforme più importanti "quella della giustizia, partendo dai nove milioni di cause civili e penali ancora pendenti". Il messaggio

"Le discussioni non fermeranno le riforme 
Giù le tasse con la ripresa consolidata"

Roma - E' un Berlusconi a tutto campo quello che, in un messaggio audio pubblicato sul sito dei Promotori della libertà, fa il punto della situazione politica tracciando l'agenda del governo e indicando, con estrema chiarezza, i prossimi impegni di Palazzo Chigi. "Procederemo sulla strada delle riforme, senza subire rallentamenti causati da controproducenti discussioni di palazzo e andremo avanti anche con il vostro sostegno sul quale molto contiamo".

Sull'Italia fiducia dei mercati "Proprio in queste ore abbiamo avuto una conferma, che i giornali hanno sottovalutato, della fiducia che i mercati internazionali ripongono nel nostro Paese e nel suo governo. I nostri titoli di stato hanno riscosso l’approvazione degli investitori non solo italiani, ma anche stranieri nell’asta di ieri mattina. La richiesta è stata addirittura più alta rispetto ai titoli che offrivamo: una richiesta di 12 miliardi e mezzo di euro contro i 7, 5 miliardi che abbiamo offerto. Credo - sottolinea il Cavaliere - che sia davvero un segno di assoluta tranquillità".

L'ottimismo ha funzionato "Questa sinistra catastrofista ci ha accusato di eccedere nell'ottimismo: adesso invece tutti riconoscono che sono state proprio queste iniezioni di fiducia a ridare slancio al petrolio della nostra economia". E il "petrolio" dell’economia italiana, per Berlusconi, sono "quei 5-6 milioni di piccoli e medi imprenditori, che sono commercianti, negozianti, artigiani che ogni giorno, silenziosamente, con i loro familiari e collaboratori faticano e lavorano per uscire dalla crisi". 

Giustizia e intercettazioni "Abbiamo davanti tre anni per le riforme. Tra le più importanti quella della giustizia dalle fondamenta, partendo dai nove milioni di cause civili e penali ancora pendenti e cercando di garantire ai cittadini processi più giusti in tempi certi. Stiamo intervenendo infine - aggiunge il premier - per impedire che un normale cittadino venga intercettato senza motivo per poi ritrovare la propria privacy infranta e resa di pubblico dominio sulle prime pagine dei giornali".

Lotta alla criminalità "Il governo - prosegue il premier - continua a lavorare come mai nessun governo in precedenza per garantire la sicurezza dei cittadini e combattere le organizzazioni criminali. Tra l’altro come sapete, abbiamo catturato il numero uno dell’ndrangheta, che si aggiunge ai quasi 5.000 arresti eccellenti compiuti in questi due anni, con oltre 500 operazioni di polizia. È la conferma del successo continuativo nell’azione delle forze dell’ordine secondo le direttive del nostro governo".

Dibattito nel Pdl? Se ne occupa partito "Temo che la grande enfasi data dalle televisioni e soprattutto dai giornali alle chiacchiere della politica politicante - prosegue Berlusconi - abbia potuto distrarre la vostra attenzione da tutto ciò di importante che sta realizzando il nostro governo.

In altre parole chiare: è il partito che si sta occupando e si deve occupare del dibattito al proprio interno, non certo il presidente del consiglio, che continua a lavorare sulle cose concrete, pur essendo sempre disposto ad ascoltare tutti". 

 

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