DISCUTIAMO COL VESCOVO L’APPELLO DI DON FARINELLA

Per questo motivo e per i vincoli sereni di un'amicizia di quanti scelsero il pci in momenti di scomunica senza rinunziare alla fede cristiana, non posso tacere il mio netto dissenso su questo appello. Dopo la morte di Enrico Berlinguer, Franco Rodano che fu il maestro di generazioni di cattolici comunisti mi disse di attendere la fine della svolta craxiana per riprendere un serio discorso di azione politica nella sinistra. Ma l'attenzione agli eventi successivi ha reso impossibile riprendere questo discorso il vuoto e la decadenza culturale, ha reso inevitabile il passaggio da Craxi a Berlusconi. La sinistra ha abbandonato il tema del lavoro produttivo di plusvalore, il tema della sana famiglia naturale e dei suoi valori costituzionali e religiosi, insieme alla deriva radicale di un laicismo perverso e polimorfo. Una totale e cinica confusione delle lingue ha coinvolto anche le radici cristiane dell'Occidente, una visione del dialogo interreligioso che prescinde dalla pretesa esclusiva e pacifica di Cristo, per un vago «comune denominatore del servizio all'uomo» come Balletto ha detto in un'intervista sulla nuova consulta comunale di 17 religioni! La destra vigente copre il vuoto morale e culturale di questa Unione degli opposti, che assomiglia più alla Torre di Babele e a Sodomia e Gomorra che al socialisno come parabola del Regno di cuoi parlava il grande cristiano Karl Barth. La stesa decadenza da Dossetti a Prodi indica una crisi del cattolicesimo politico democristiano fuori dalla nostra area socialista e comunista. L'asinello bolognese clintoniano non convince la mente e non può scaldare i nostri cuori, neppure in prospettiva. Dobbiamo accettare quest'esilio da una seria politica di sinistra, alla quale dobbiamo lavorare, ma senza rifiutare il castigo che gli errori e i peccati commessi ci hanno procurato con l'affermazione della destra di governo vigente. Vorrei parlare di questa futura sinistra, finito il tempo dell'espiazione, con i miei amici in pubblico per veder se qualcuno riesce a convincermi per il momento a schierarmi con L'Unione. Quanto al papa lasciamolo lavorare a rianimare una chiesa ormai ridotta alla confusione delle lingue.

Per la fedeltà a Cristo messa tra parentesi in nome dell'uomo dell'alienazione religiosa, delle 17 religioni della consulta cittadina, non basta certo la babele dell'Unione e la fine di Berlusconi. Io sono pronto a dibattere e a cercare.

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