Nellambito dei programmi «Arte e musica per Santa Cecilia» e «Sostieni lAccademia», è stata aperta la mostra Risonanze # 1, nellomonimo spazio dellAuditorium Parco della Musica, con opere di Enrico Castellani accompagnate dal video dellesecuzione di Uto Ughi dei Capricci di Paganini. Liniziativa si inscrive nella volontà di istituire un rapporto di scambio con altre arti e con i cittadini, fruitori invitati a una partecipazione più attiva: un sistema di private fund raising che prevede la possibilità di contribuire in varia misura al finanziamento dell'istituzione e ottenere cataloghi, programmi di sala, biglietti, inviti a serate inaugurali ecc.; per donazioni al di sopra dei 5mila euro il socio avrà il multiplo di unopera di Castellani, realizzata per loccasione in 100 esemplari. A questo primo appuntamento ne seguiranno altri, con cadenza semestrale, in un ideale ininterrotto dialogo tra la musica e larte contemporanea che vedrà coinvolti Luigi Ontani, Enzo Cucchi, Giulio Paolini. Il binomio, ricco di corrispondenze e differenze, è stato già sperimentato negli stessi spazi con le esposizioni su Luigi Nono e Emilio Vedova cui è seguito il festival Claudio Abbado, e quella su Benjamin Britten e la cultura del suo tempo.
In questa occasione Castellani presenta alcune opere legate esplicitamente alla musica, come «Spartito» (1969) e la serie di metronomi dal titolo «Il muro del tempo», esposta per la prima volta nelle sale della galleria romana La Tartaruga nel 1968, durante la storica rassegna «Teatro delle mostre». Oggi la resistenza nel tempo del valore darte di quella medesima serie di oggetti permette di organizzare attorno al nucleo «musicale» un insieme di tele provenienti da collezioni romane, realizzate tra il 1959 e il 2003: un ritmo interno allo spazio, vibrante e continuo, con pause, accelerazioni e lentissimi, nella tessitura monocroma delle tele percorse da chiodi che tendono e sospendono la superficie.
Disegni e note per «spartiti» dartista
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