«Il disertore», l’amore nell’Africa di Sua Maestà

Abdulrazak Gurnah è uno scrittore nato a Zanzibar, terra di incontro tra l’Africa e l’Occidente, il mondo arabo e l’Asia. Ed è la conoscenza delle diverse culture che danno sapore al suo romanzo «Il disertore» (Garzanti, pp. 302, 16,50 euro). Gurnah intreccia le vicende dei suoi personaggi con la Grande Storia: dagli orrori del colonialismo alle speranze rivoluzionarie dell’indipendenza. Tutto inizia in una cittadina affacciata sulla costa africana non lontano da Mombasa. Un giorno del 1899, Hassanali è diretto verso la moschea, quando incontra un inglese proveniente dal deserto che crolla ai suoi piedi. Si tratta di Martin Pearce, viaggiatore, scrittore e studioso dell’Oriente, ridotto allo stremo. Hassanali lo soccorre e lo porta nella casa dell’unico bianco della cittadina.

Quando Pearce torna a ringraziare Hassanali per averlo salvato, incontra sua sorella Renana. Nasce così, in questa città ai margini dell’impero britannico, un’appassionata storia d’amore destinata a riverberarsi per tre generazioni e in tre continenti fino alla Zanzibar degli anni Cinquanta.

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