Cinque milioni di euro in più da versare nelle casse del Fondo sostegno affitti che passa da 51 a 56 milioni di euro. Che significa alzare a 1.500 euro lagevolazione da distribuire a chi ha perso il lavoro o è stato messo in mobilità e ha fatto richiesta per beneficiare del fondo per riuscire a pagare laffitto alla fine del mese. Mettendo a disposizione per i più bisognosi risorse maggiori rispetto agli anni precedenti, nonostante il momento di grande crisi e tagli per leconomia.
Così prevede la delibera approvata dalla Giunta regionale su proposta dellassessore alla Casa e Opere Pubbliche Mario Scotti. «Questa cifra - ha spiegato Scotti - in sostanza va ad integrare il Fondo sostegno affitti, già approvato con una dotazione iniziale di 51 milioni di euro (che diventano 56) a cui ancora devono essere aggiunti i fondi che i Comuni annualmente stanziano subito dopo la chiusura degli sportelli aperti fino al 15 settembre, presso i quali è possibile presentare richiesta di un contributo ordinario».
Per poter usufruire delle agevolazioni, i requisiti rimangono gli stessi, ovvero è necessaria la residenza da almeno dieci anni in Italia o da cinque in Lombardia. Accertate queste condizioni, chi non ha più il proprio posto di lavoro (la disoccupazione può riguardare anche un altro componente della famiglia) o è stato messo in mobilità nel periodo tra il 1° gennaio e il 30 settembre 2009 (nel momento in cui viene presentata la domanda deve esserci ancora lo stato di non impiego) può richiedere lagevolazione del Fondo sostegno affitti.
Il contributo straordinario verrà calcolato in base alla differenza tra quanto è stato assegnato dal Fondo e la cifra per raggiungere il tetto di 1.500 euro. Nel caso in cui non venissero esaurite tutte le risorse, potranno beneficiare del contributo anche gli inquilini che vivono nei palazzi di Edilizia residenziale pubblica che presentano un Isee (Indicatore della situazione economica equivalente) inferiore ai 35mila euro (esclusi quelli che pagano il canone sociale, perché la legge regionale che lo regola già prevede riduzioni del canone stesso proporzionalmente alla diminuzione del reddito).
Le domande dovranno essere presentate soltanto nelle sedi territoriali regionali (Ster) dal 1° al 31 ottobre.
«Un provvedimento di grande importanza - conclude lassessore alla Casa e Opere Pubbliche - che dimostra ancora una volta la grande attenzione di Regione Lombardia anzitutto nei confronti delle categorie in difficoltà.
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