Disoccupato con due Porsche e casa popolare

Michele Perla

Disoccupato, reddito zero, e con tanto alloggio comunale. In cortile però a disposizione un parco macchine degno di un milionario: due fiammanti Porsche ed anche una Bmw M3. Difficile stabilire con quali quattrini possa averli acquistati il disoccupato beneficiario della casa assegnatagli dal comune, né scoprire come riesca a mantenerle. Ci proverà la Guardia di finanza, che da poco ha avviato un’indagine a tappeto per verificare i requisiti dei titolari di alloggi pubblici residenti a Bollate. Il «povero» milionario risiede in un complesso di case popolari di via Battisti, nella frazione di Cascina del Sole. Qualche settimana fa, scorazzando per le vie del paese a bordo della sua Porsche Carrera, provocò un incidente per fortuna senza gravi conseguenze. Tanto che il disoccupato cercò di filarsela, piuttosto che rispondere alle domande della polizia locale. Dall’incidente emerse il singolare profilo: risultava senza lavoro, privo di ogni reddito, ma capace di mantenere la sua numerosa famiglia e il costoso parco macchine, grazie anche al beneficio dell’alloggio per famiglie indigenti concessogli dal Comune. Nessuno dei tre costosi veicoli a sua disposizione risultavano infatti intestasti al disoccupato, bensì a prestanomi. «È possibile che questi furbi sfuggano a ogni controllo ? – protesta la gente che abita nelle case popolari e che difende il reale diritto a pagare un canone sociale a causa dei bassi redditi -. Se indagano a fondo di finti poveri, con vizi da milionari, qui ne trovano diversi. Basta guardarsi un po’ in giro».

E proprio per non darla vinta ai furbi, ma anche per poter recuperare alloggi sottraendoli a chi non ne ha reale diritto, l’Amministrazione civica ha dato il via agli accertamenti tramite gli uomini delle Fiamme gialle.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica