da Milano
Disoccupazione ai minimi storici, ma loccupazione segna ancora il passo. La fotografia dellItalia che lavora, scattata da Istat e Ocse, presenta aspetti contraddittori, a cominciare dalla brusca frenata della crescita degli occupati: dopo mesi di «luna di miele» con una progressione continua, loccupazione nellinsieme del territorio nazionale ha registrato una contrazione pari allo 0,3%, in termini destagionalizzati e in confronto al quarto trimestre 2006. Nel primo trimestre 2007 lincremento è stato dello 0,4% su base annua, in sensibile rallentamento rispetto alla crescita sostenuta registrata nel 2006, ha sottolineato lIstat.
Un dato che divide gli economisti: preoccupante battuta darresto o rallentamento fisiologico compatibile con lespansione delleconomia? Prevale questultima interpretazione, tanto più che lo stesso Istituto nazionale di statistica giustifica lindebolimento della dinamica occupazionale nel primo trimestre con la sensibile riduzione del ritmo di crescita del lavoro a tempo determinato (+0,7%) e lattenuazione dellapporto di manodopera straniera (-2%), soprattutto nellagricoltura e nelle costruzioni dove, come ha sottolineato anche lIsae, si è registrata la maggiore contrazione delloccupazione.
Prosegue invece il calo della disoccupazione, che segna il minimo storico dal 1992: 6,2% il dato destagionalizzato, mentre nel primo trimestre il tasso è sceso al 6,4% (non destagionalizzato) dal 6,9% del quarto trimestre 2006. Ma è un dato meno rilevante, perché allo stesso tempo sale al 38,1% il tasso di inattività: sempre più persone, cioè, smettono di cercare lavoro.
Ad abbandonare la ricerca sono soprattutto giovani e donne, in particolare nelle regioni meridionali, dove lincremento degli inattivi è risultato pari a 260mila unità, circa il 70% del totale. Nel Mezzogiorno, anche il tasso di disoccupazione, pari all11,4%, risulta essere ancora il triplo rispetto a quello del Nord (3,8%) e circa il doppio in confronto a quello del Centro (5,5%).
A livello generale, tuttavia, secondo le stime dellOcse, il tasso di disoccupazione si prevede al 6,3% per questanno (dal 6,9% del 2006) e al 6% nel 2008, contro una media europea rispettivamente del 7,2% e del 6,8%. Ma anche il tasso di occupazione italiano «rimane uno dei più bassi dellarea», sottolinea lOrganizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico.
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