Distrigaz, Edf non accetta la sconfitta

da Milano

Edf è furiosa per aver perso la gara per Distrigaz, convinta che Suez abbia scelto Eni per motivi politici in quanto la sua offerta era migliore di quella del gruppo italiano. Lo ha scritto ieri il quotidiano Les Echos citando fonti vicine all’operatore francese secondo cui l’offerta presentata per il 57,2% di Distrigaz era la migliore. «Venerdì sera, all’apertura delle buste era la più alta. Ma poi Suez ha chiesto ai dirigenti di Eni di rialzare il loro prezzo, cosa che hanno fatto» precisano le fonti sottolineando come la scelta «si è giocata su criteri politici».
«Per far piacere ai belgi, Suez si è arrangiata per scartarci» hanno aggiunto le fonti. «Il governo belga ha in effetti moltiplicato dichiarazioni ostili a una ripresa di Distrigaz da parte di Edf affinché l’energia non cada in Belgio in un duopolio francese» commenta Les Echos. «Il processo è stato perfettamente regolare» hanno assicurato al giornale fonti di Suez precisando che «Eni è stato molto aggressivo, con Edf che non è mai stato in testa».
«In più all’apertura delle buste non c’era nessuno di Edf, dunque non possono sapere nulla» hanno aggiunto. Edf «non ha mai fatto un’offerta migliore» hanno confermato al quotidiano Le Monde fonti vicine al dossier.

Anche secondo il quotidiano Edf «non era il favorito a causa del carattere molto politico del dossier Distrigaz». Edf si dovrà accontentare di rafforzarsi in Belgio con il 25% di Spe, il numero due dell’elettricità belga, che Gdf deve cedere su richiesta di Bruxelles in vista delle sue nozze con Suez.

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