Spero di non essere giudicato perdigiorno se, approfittando di un breve periodo di convalescenza, mi sono divertito a ricordare quanti emiliani hanno, dal fascismo in poi, attraversato il destino dItalia. Per la verità ho idealmente pensato quale titolo dare a questa, forse futile, esercitazione; è venuto fuori: «LItalia in balia dei bolognesi» semplificando lappartenenza dei suoi campioni alla Emilia e Romagna.
Il capostipite, ovviamente, è Benito Mussolini che con la sua enfasi retorica ammaliò gli italiani per un ventennio. Non credo che nessuno dei suoi corregionari possa vantare una pari influenza determinante; certo non Casini impegnato ad affermare il suo primato come fa chi non ce lha; certo non Melloni che dà dei consigli a Benedetto XVI su come fare il Papa, tanto per nominare i primi che mi vengono in mente. Fini per la verità sembra avere una chance in più per influenzare il Paese; il cardinale Ruini è certamente un protagonista da qualsiasi parte lo si giudichi; Prodi, il Re Travicello, è occupato a non offendere né laicisti né cattolici, per cui la sua posizione è del tutto ininfluente sulluna come sullaltra parte. Molti hanno parole di apprezzamento per Bersani, anche se risulta difficile dargli credito a causa dellostentato complesso di superiorità.
A parer mio, per semplificare, gli italiani sono stati e sono in balia dei bolognesi principalmente a causa di Mussolini, di cui si è detto, che ha affascinato con la sua sintassi più che con la sua parlata tutto il Paese al punto di portarlo in trance alla catastrofe, e Giuseppe Rossetti. Questi, genovese di nascita ma bolognese di adozione a tutti gli effetti, pesa sul destino dItalia in maniera e misura assai superiori a quelle degli altri. Egli è il padre del compromesso storico per aver sostenuto lincapacità della Democrazia cristiana a rappresentare e attuare da sola le istanze progressiste dei cattolici italiani.
LItalia, dunque, in balia dei bolognesi? Se sì, quando finalmente ce ne libereremo?
P.s. Se ho dimenticato altri illustri bolognesi che si aggirano tra noi, chiedo scusa; sono convalescente...
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