Novartis ha aperto lottava edizione dellInternational Biotechnology Leadership Camp (BioCamp), il seminario esclusivo dedicato alle biotecnologie ed al settore farmaceutico riservato a 60 studenti, tra i quali ben tre italiani, selezionati da università di 24 paesi di tutto il mondo.
Questanno si è focalizzato il ruolo crescente che la diversità ha assunto al suo interno e che fa da leva propulsiva per linnovazione in tutti gli ambiti lavorativi inclusi la ricerca scientifica e lo sviluppo: ricercatori provenienti da tutto il mondo sono in grado di mettere a frutto una diversità e una ricchezza di contributi, che risultano fondamentali per rispondere ai bisogni di salute non soddisfatti.
«La diversità e linclusione sono assi cardinali delle nostre strategie di base. È attraverso la diversità delle persone, delle culture, di pensiero e di approccio che si arriva a sviluppare farmaci innovativi», ha dichiarato Joseph Jimenez, CEO di Novartis. «Il nostro obiettivo, oltre alla creazione di una nuova generazione di farmaci, è quello di educare ed ispirare gli scienziati di domani contribuendo alla formazione di un pool di talenti non solo per Novartis, ma per lintero settore della salute».
Gli studenti italiani che partecipano alledizione di questanno sono: Paolo Poggio laureato in Biotecnologie alluniversità del Piemonte Orientale, dove ha conseguito anche la specializzazione in biotecnologie mediche e farmaceutiche. Attualmente è dottorando in scienze farmacologiche presso il Centro cardiologico Monzino delluniversità degli studi di Milano, e lHarrison Department of surgical research, delluniversity of Pennsylvania.
La diversità è un vitale stimolo alla ricerca allinnovazione ed allo sviluppo economico
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