«Divertimento ensemble» a Palazzo Reale

Memorabile quella volta che dovettero fare il bis di un concerto a Novi Urengoy, in Siberia. Freddo cane e una fila in moon boot dietro la porta di un teatrino. Nella messicana Hermosillo videro arrivare il pubblico a cavallo e sui carretti... Sorprendente il caso Empoli, durante una lezione-concerto. Dal fondo della sala sbucò niente meno che Luciano Berio.
Storie, aneddoti e avventure del Divertimento ensemble: oggi si festeggiano i suoi primi 30 anni. Pionieri della contemporanea in circolazione dal 1977. Il fondatore-direttore Sandro Gorli stasera sarà al cospetto del prestigioso parterre di ospiti a Palazzo Reale: dal finanziere Francesco Micheli (in testa al comitato d’onore) al presidente di Rcs Piergaetano Marchetti; tanti esponenti della cultura vedi Maurizio Pollini, Salvatore Sciarrino e Luigi Spagnol. Duecento invitati. «Illustrerò progetti e obiettivi...», anticipa Gorli. D’altra parte sono diventati un’istituzione. Honoris causa gli verrebbe da dire: fondi a progetto, punto e basta. C’est la vie. Ma passiamo a contenuti e nomi; tutti chiamati. Kagel, Lachenmann, Hobel, Kyburz e Mantovani: sono tanti i mostri sacri e i giovani esportati in Italia. E tra i fiori all’occhiello i corsi di direzione, Rondò e gli incontri Franco Donatoni. Se ne parlerà durante la celebrazione orchestrata da Gaia Varon.

Discorso di Sgarbi, proiezione di frammenti operistici, distribuzione di un libro sul trentennale e brani di Maxwell-Davies e Maderna. E il gran finale: tartine, auguri e cin cin. Buon Divertimento, naturalmente ensemble.

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