Dodici nuovi quadri per la mostra di Jacob Hackert

Altre dodici opere sono arrivate alla Reggia di Caserta per la mostra dedicata al paesaggista Jacob Phillipp Hackert (1735-1807). Dai musei tedeschi, infatti, sono stati concessi altri cinque dipinti, mentre da collezioni private sono giunte altre sette incisioni per l’esposizione che celebra il bicentenario della scomparsa del famoso vedutista nato a Prezlau (non lontano da Berlino) ma vissuto a lungo in Italia al servizio del re di Napoli come pittore di corte.
Altre opere potrebbero venire a Caserta in prestito dall’Ermitage di San Pietroburgo. I quadri si aggiungono alle centododici opere esposte negli appartamenti reali che risalgono al Settecento e nelle otto sale della Pinacoteca reale della reggia borbonica. La mostra intitolata «Jacob Philipp Hackert (1737-1807) - La linea analitica della pittura di paesaggio in Europa» è promossa dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici per il Paesaggio e per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico, per le Province di Caserta e Benevento, diretta da Enrico Guglielmo, e sostenuta dall’assessorato al Turismo e ai Beni Culturali della Regione Campania di Marco Di Lello.
Le opere dovevano giungere in Italia nella settimana precedente l’inaugurazione del 14 dicembre scorso, ma non sono state inviate per motivi di sicurezza legate allo sciopero dei trasportatori italiani.


Dal Staatliche Museen Preussicher Kulturbenizt, Alte Natinalgalerie di Berlino giungono quattro tele tra le quali spicca il paesaggio intitolato Il tempio di Venere a Baia, mentre la Staadtliche Galerie di Dessau ha mandato il dipinto denominato Veduta di villa Albani a Roma.

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