Dodici quaderni manoscritti privatissimi ma vergati con il gusto dell’epigramma e del bozzetto satirico

I diari di Indro Montanelli relativi agli anni tra il 1957 e il 1978 vengono pubblicati per la prima volta in un volume edito da Rizzoli e intitolato «I conti con me stesso. Diari 1957-1978» (pagg. 286, euro 21, prefazione di Sergio Romano). I testi, assolutamente inediti, erano conservati presso il fondo Manoscritti dell’università di Pavia a cui erano stati consegnati dallo stesso Montanelli. In questi dodici quaderni manoscritti il «principe» del giornalismo italiano ha raccolto appunti, pensieri e notazioni su alcuni dei fatti più importanti della recente storia d’Italia. Sfogliando le pagine ci si imbatte in personaggi del calibro di Leo Longanesi, Giovanni Ansaldo, Giuseppe Prezzolini, Eugenio Montale, Amintore Fanfani, Silvio Berlusconi e tanti altri. Al di là del valore documentaristico del testo a stupire è però la brillantezza della prosa «privata» di Montanelli (che era probabilmente conscio dell’alta probabilità di una futura pubblicazione). Non si tratta di pagine frettolose.

Lo stile è spesso quello dell’epigramma in cui ogni parola deve, per usare un’espressione che fu proprio dell’autore, entrare perfettamente nell’intarsio. Non mancano nemmeno bozzetti comici costruiti con il gusto di quel «controcanto» o «controcorrente» che ha reso Montanelli il bastiancotrario del giornalismo italiano.

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