Dollaro in ripresa e l’Europa vola

A Piazza Affari Luxottica +4% e Bulgari +5%

Nella giornata in cui il presidente George W. Bush ha messo la firma al salvataggio pubblico dei colossi dei mutui Fannie Mae e Freddie Mac, Jp Morgan ha visto al rialzo le svalutazioni cui andranno incontro tre principali gruppi bancari europei (Ubs, Deutsche Bank e SocGén) e, in Italia, i prezzi alla produzione industriale mostrano un’impennata pari all’8% annuale, le Borse del Vecchio continente hanno chiuso in positivo. Sulla bilancia, in effetti, va anche messa la frenata dell’euro sul dollaro e un buon dato Usa sul lavoro. A ciò si può sommare la crescita dell’8,36% registrata dal leader mondiale dell’acciaio, il gruppo indiano Arcelor Mittal (ha annunciato utili semestrali in crescita del 31%), che ha sostenuto il listino olandese, nonché la buona performance delle società minerarie a Londra, con l’indice Dj Stoxx di settore su del 3,57%. Bene, nonostante tutto, anche i bancari e i telefonici (Telefonica +2,01%, France Telecom +1,76%) a eccezione di Telecom Italia, che perde il 4%. A Milano il Mibtel ha chiuso con un più 0,62%. Tra le blue chip, forti acquisti sui titoli del lusso, in scia ai conti del leader francese Lvmh; per Bulgari balzo del 5,2% e del 3,9% per Luxottica. Bene anche Mediaset (+4,5%), denaro su Mediolanum (+3,4%) e Alleanza (+3%) i cui conti semestrali hanno evidenziato una crescita dell’utile del 27,6%.

Eni ancora debole (-0,7%), mentre Mondadori scivola dell’1,57% dopo aver comunicato un calo dell’utile del 20% nel primo semestre. A Francoforte l’indice Dax ha chiuso con un rialzo dello 0,96%, a Parigi il Cac 40 in rialzo dell’1,83%, il Ftse-100 di Londra su del 1,91% e lo Swiss Market di Zurigo a più 1,65%.

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