Dolore e silenzio: il premier dà l’ultimo saluto alla sorella

Quando i medici sono arrivati Maria Antonietta Beretta, nata Berlusconi, era già morta. Una crisi respiratoria ha provocato l’arresto cardiaco. Era da poco passata l’una. La sorella del premier Silvio Berlusconi e dell’editore di questo giornale, Paolo, non aveva particolari problemi di salute. Sposata e madre di tre figli - Sabrina, Silvio e Paolo -, Etta come era affettuosamente chiamata, 65 anni, «sicuramente ora si trova a fianco di mamma Rosa» confida don Gabriele della parrocchia Santi Patroni d’Italia, «la cosa più bella della signora Etta è stato il suo rapporto grande con la mamma e la sua profonda discrezione».
Un addio in punta di piedi per la sorella discreta e riservata che, ieri, Silvio Berlusconi insieme a Paolo ha salutato portando con sé il cordoglio del mondo politico esteso alla famiglia che, al quinto piano del civico 12 di viale San Gimignano, si è chiusa in un grave e doloroso silenzio. Corone di fiori, via vai di poche e care amiche di una vita spezzato dai messaggi al premier, dalla vicinanza degli esponenti di primo piano del Pdl e anche dal «profondo cordoglio» a nome di tutto il Pd di Dario Franceschini per «il grave lutto patito». E mentre al Senato, il presidente Renato Schifani, ha espresso i «sentimenti dell’assemblea» e un «pensiero di umana solidarietà e di vicinanza», telefonicamente il presidente della Camera Gianfranco Fini ha partecipato al lutto di Silvio Berlusconi.
Commozione nel momento di più grande tristezza condivisa anche dalla Lega, «ci stringiamo all’amico Silvio» (Roberto Calderoli), da An «ricordo la sua passione e dedizione al talento e alla formazione umana dei giovani» (Giorgia Meloni) e dall’Udc «affetto e vicinanza nel doloroso momento» (Pierferdinando Casini). Parole di conforto «fraterno» dal ministro Ignazio La Russa e di «affetto» dal ministro Maurizio Sacconi, con il sindaco di Milano, Letizia Moratti, che «esprime l’abbraccio sincero della città e l’orgoglio per aver avuto Etta tra i protagonisti della vita artistica».
Testimonianze che insieme a quelle degli amici di una vita scaldano i cuori dei familiari e dei nipoti tutti - Marina e Pier Silvio, Alessia, Luna e Billy - per la zia tanto amata che con il fratello Silvio aveva un rapporto più che speciale: «Ha un cuore grande così. Da bambino era buono e iperattivo e da giovane voleva già fare politica. Lo vedevo come un mito, come un eroe». Un «mito», un «eroe» che, ieri, ha voluto evitare ogni contatto con i cronisti che l’attendevano sotto l’abitazione di viale San Gimignano, quasi a sottolineare il dolore privato.


E in forma privata saranno celebrati da don Andrea Livio i funerali, domani mattina ad Arcore. Poi, la salma di Etta Berlusconi sarà tumulata al Monumentale di Milano, dove ci sono i genitori, Rosa e Luigi, morti in febbraio.

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