Domani Al via la Bit tra le proteste degli artigiani

Da Roma la protesta arriva anche a Milano, proprio in occasione dell’inaugurazione della Bit, la Borsa internazionale del turismo che apre domani a Rho. Oggetto della manifestazione: i provvedimenti inseriti nel decreto Milleproroghe che danneggerebbero gli autonoleggiatori. Due le modifiche nel mirino: l’obbligo per il noleggiatore di rientrare in autorimessa alla fine di ogni servizio, anche se ha già una successiva richiesta. Secondo l’obbligo di compilare degli appositi moduli, alla fine di ogni servizio, con una serie dettagliata di informazioni sul cliente che violerebbero la privacy. Ma sulla protesta la categoria si divide: l’Unione artigiani della provincia di Milano, infatti, minaccia di bloccare l’inaugurazione della fiera se i provvedimenti non verranno ritirati. «Chiediamo solo di poter lavorare in tranquillità - dichiara Daniele Galli, dirigente della categoria - e non sottostare ad assurde e penalizzanti imposizioni che rischiano di portarci anche alla chiusura». L’Apac, l’associazione milanese autonoleggio con conducente, pur essendo d’accordo sulle motivazioni, si dissocia dalla modalità scelta per manifestare. «Siamo molto preoccupati per il decreto Milleproporghe, ma non ci sembra - è la replica di Enrico Ghirlandi, presidente di Apac - che minacciare il blocco dell’inaugurazione della Bit sia la ricetta giusta per risolvere i nostri problemi».
Rassicurante l’atteggiamento dell’assessore all’Artigianato della Lombardia Domenico Zambetti, che ieri ha incontrato il segretario generale dell’Unione degli Artigiani, Marco Accornero.

«In un momento così delicato per un comparto come quello artigiano - ha detto Zambetti - che su logistica, autotrasporto, autonoleggio e movimentazione delle merci garantisce efficienza ed efficacia, voglio assicurare un impegno concreto per l’ascolto delle osservazioni che vengono dalla categoria, così da farne oggetto di discussione con i colleghi di giunta».

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica