Don Lodeserto condannato a 16 mesi per maltrattamenti

È stato condannato a un anno e quattro mesi di carcere don Cesare Lodeserto, l’ex-direttore del centro di accoglienza «Regina Pacis» di S. Foca, in provincia di Lecce.
La sentenza è stata emessa dal giudice Annalisa De Benedictis dopo oltre sei ore di camera di consiglio. Il sacerdote è stato ritenuto colpevole dei maltrattamenti ai danni di un gruppo di maghrebini che tentarono la fuga dal centro la notte tra il 21 e 22 novembre del 2002. Un episodio che sfociò in una vera e propria lotta contro i carabinieri. Don Cesare sarebbe proprio intervenuto in questa occasione maltrattando a sua volta i ragazzi che avevano tentato la fuga.
Ma i filoni di inchiesta in cui è coinvolto l’ex direttore del Centro di permanenza temporanea per immigrati di San Foca di Melendugno sono diversi: il più grave riguarda l’accusa di sequestro di persona, abuso dei mezzi di correzione, violenza privata e minacce ai danni di alcune donne romene, ospiti della struttura, a causa delle quali venne arrestato lo scorso 11 marzo. Don Cesare - che avrebbe costretto le ragazze a rimanere nel centro contro la loro volontà - passò prima alcuni giorni in carcere e poi gli furono concessi gli arresti domiciliari, che il prete decise di trascorrere tra un monastero benedettino e la casa della madre. Arresti domiciliari che vennero poi revocati il 17 giugno successivo.


Ma contro di lui è stata mossa anche l’accusa di peculato per la gestione dell’ente. Il 24 maggio di quest’anno, infatti, don Cesare è stato condannato a otto mesi di reclusione. La pena fu però sospesa, in quanto si riscontrò una presunta simulazione di reato, risalendo quest’ultima vicenda al 2001.

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