E cco la prima, vera Nazionale di Roberto Donadoni. Tra infortuni (Nesta), squalifiche (Materazzi) e cali di preparazione (da Totti a Toni), sono ancora in tanti i berlinesi che mancano allappello ma nel frattempo prende forma il profilo della nuova Italia che tiene conto anche dellesibizione di Livorno. Il primo pregio da riconoscere al neo ct è quello dellonestà intellettuale. Sbagliò a reclutare Falcone nellamichevole di Ferragosto e al suo posto adesso compare il fiorentino Dainelli, dalla cifra tecnica migliore. Spunta, a sorpresa, il giraffone Bonazzoli, ma si tratta solo di una sostituzione in corsa a causa dellacciacco muscolare del livornese Lucarelli (stiramento). Grazie alla confortante prova contro la Croazia Di Michele e Rocchi han recuperato un posto inatteso nel gruppo dei 24. Lha perso Liverani per considerazioni di natura fisica: contro Lituania e Francia cè da fare la guerra e lui non ha il fisico per indossare lelemetto.
La novità assoluta è il ritorno di Antonio Cassano, lultimo figliol prodigo. Donadoni si è lasciato convincere dalle assicurazioni di Capello e del suo assistente principale (Galbiati) oltre che dal felice esito della visita a Madrid. Cassano non ha il posto assicurato, dovrà meritarsi la fiducia lavorando sodo e comportandosi come si conviene a un nazionale. Alzate di ingegno non saranno tollerate. È la sua grande occasione: fallisse con Donadoni, il barese avrebbe chiuso con lazzurro.
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