Una donna seguirà le inchieste

La Chiesa cattolica austriaca ha deciso di nominare un «rappresentante indipendente» delle vittime per indagare sui casi di abusi sessuali. Lo ha detto, alla tv di Stato, l’arcivescovo di Vienna, Christoph Schoenborn, annunciando che il ruolo sarà affidato a una donna, Waltraud Klasnic, ex governatrice regionale. «Vogliamo far uscire le indagini dalla Chiesa ed affidarle a un rappresentante indipendente», ha detto il vescovo. La rappresentante - è stato spiegato - assumerà l’incarico quanto prima e provvederà a nominare una equipe, di cui non potrà far parte nessun ecclesiastico, per il lavoro di indagine.
«In primo luogo - ha sottolineato infatti il vescovo - vogliamo garantire l’indipendenza di chi conduce le indagini». La signora Klasnic lavorerà parallelamente agli uffici della Chiesa che finanzierà il lavoro della sua squadra della quale - è ribadito - non potranno far parte preti. Tra i suoi compiti ci sarà anche quello di individuare i risarcimenti per le vittime, ha precisato il cardinale. In Svizzera, invece, la presidente Doris Leuthard ha solle citato ieri la creazione di un registro centrale dei preti pedofili, per impedire che abbiano ulteriori contatti con minori.

Anche la polizia svizzera sta indagando su presunti abusi nel Paese. «Se gli esecutori del reato vengono dal mondo civile o clericale non fa differenza. Entrambi sono sottoposti alla legge svizzera, senza se né ma», ha detto la presidente.

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