Donna uccide nel sonno madre malata: arrestata

A Pogliano Milanese una 57enne ha soffocato, con un sacchetto di plastica, la madre di 83 costretta a letto da un ictus da sei anni. La donna voleva poi convincere il fratello, anch’egli malato, a togliersi la vita

Donna uccide nel sonno 
madre malata: arrestata

Milano - Una donna di 57 anni a Pogliano Milanese, ha soffocato nel sonno, con un sacchetto di plastica, la madre di 83 costretta a letto da un ictus da sei anni. La donna voleva poi convincere il fratello di 60 anni, anch’egli malato, a togliersi la vita con lei e, dopo il rifiuto dell’uomo, ha pensato di farla finita da sola, ma dopo essere salita su uno sgabello, con l’intenzione di buttarsi dal terzo piano, non ha avuto il coraggio di farlo. La donna, nubile e pensionata, ha chiamato i carabinieri di Rho, ammettendo subito l’omicidio. Dovrà rispondere di omicidio volontario, aggravato dalla premeditazione.

La tragedia familiare Mariangela Ginetti, 57 anni, ha ucciso la madre, Virgina Selmi, da tempo gravemente malata, soffocandola con un sacchetto di plastica. È accaduto ieri sera, intorno alle ore 22.30. I Carabinieri di Rho ricevono la chiamata di una donna che dopo aver fornito le proprie generalità, con voce calma, spiegano gli uomini dell’Arma, riferisce di aver appena ucciso la madre all’interno di un’abitazione in via Monsignor Paleari a Pogliano Milanese. Sul luogo vengono immediatamente inviati i militari della Stazione e del Nucleo Operativo di Rho che trovano nel letto il cadavere dell’anziana vedova. Ad accoglierli c’è la figlia, pensionata e nubile, che ammette subito: "Ho ucciso mia madre, l’ho soffocata con un sacchetto". E ancora: "Non ce la facevo più". 

La ricostruzione dell'omicidio All’interno dell’abitazione c’è anche il fratello 60enne, sdraiato nel letto per motivi di salute, il quale pur non avendo assistito alla scena, perché addormentato, aiuta gli investigatori a chiarire il movente del gesto della sorella. L’anziana donna era costretta a letto da circa 6 anni, paralizzata agli arti a seguito di un ictus. La figlia Mariangela l’accudisce per anni; non è sposata e per seguire la madre ha anche lasciato il lavoro in una ditta di abbigliamento. Anche il fratello 60enne ha avuto di recente problemi alle gambe; è costretto in un letto, con grandi difficoltà di deambulazione; la donna deve accudire anche lui. La donna non regge e si fa strada l’idea di porre fine alla sofferenza della madre. Alle 22 circa di ieri Mariangela mette in pratica il suo piano: attende che la madre ed il fratello si addormentino; prende un sacchetto in plastica e lo stringe sul volto e sul collo dell’anziana; la donna muore senza riuscire ad urlare. Nemmeno l’altro figlio, che si trova nella stanza vicina, sente nulla.

Il tentato suicidio La 57enne vuole coinvolgere nel suo disegno anche il fratello; vuole che entrambi si tolgano la vita. Il fratello non la segue; la donna pensa allora di farla finita da sola; torna nell’altra sua casa di Pogliano, al terzo piano di uno stabile di via Oberdan, apre la finestra, posiziona uno sgabello e ci sale sopra.

Non ha il coraggio di lanciarsi nel vuoto, torna indietro, chiama i Carabinieri e ammette le sue colpe. I militari la trovano vicino all’uscio di casa ad attenderli. Dovrà rispondere di omicidio volontario, aggravato dalla premeditazione. 

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