Le donne del Pdl scendono in campo Ecco cinque proposte per la famiglia

Detrazioni, asili nido, impresa, congedi e norme anti violenza

da Roma

Più famiglia e dunque più forza alle donne. Il Popolo delle libertà lancia il suo manifesto per la famiglia come «comunità naturale fondata sul matrimonio tra uomo e donna». E lo fa attraverso cinque volti di altrettante donne che incarnano questa volontà di essere protagoniste di una nuova rivoluzione, o meglio controrivoluzione, che rimette al centro della politica gli interessi ed i bisogni del nucleo fondante di ogni società: un padre, una madre ed i propri figli. Mara Carfagna, Forza Italia, Barbara Saltamartini e Giorgia Meloni, Alleanza nazionale, Beatrice Lorenzin, Fi, e l’ex portavoce del Family day, Eugenia Roccella. Tutte candidate per il Pdl e pronte il 28 marzo prossimo, spiega la Saltamartini, a stringere un «patto» con i leader Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini nella manifestazione organizzata a Roma: Donne per l’Italia, protagoniste del Cambiamento.
Cinque donne, cinque proposte concrete. Aumentare il tasso di occupazione femminile, fermo in Italia al 46,3% contro una media europea del 57,2, attraverso la detassazione, in modo da raggiungere l’obiettivo del 60 per cento entro il 2010, come previsto dalla strategia di Lisbona. Priorità nell’accesso per microcredito e per fondi comunitari alle donne che vogliono tentare la via imprenditoriale. Alzare il livello di flessibilità: congedi parentali e riconoscimento vero del lavoro di assistenza e cura verso bambini ed anziani svolto dalle donne. Detrazioni fiscali delle spese fondamentali per combattere l’aumento del costo della vita: dai pannolini al latte in polvere alle baby sitter e agli asili nido. Sanzioni severe e certezza della pena per arginare la violenza sulle donne.
Proposte concrete, messe nero su bianco e che oggi e domani nei diecimila gazebo sparsi per tutta Italia potranno essere votate proprio dalle donne. Verrà distribuito un modulo con le cinque proposte ed ogni italiana potrà compilarlo, indicando quale secondo lei è l’ordine di priorità nella realizzazione di queste proposte. Saranno le impiegate, le professioniste, le casalinghe, le madri, le nonne, a decidere qual è il provvedimento più urgente da varare per il prossimo governo.
«Fare un figlio è diventato un atto di eroismo in questo Paese», dice Mara Carfagna che sottolinea come soltanto il Pdl garantisca, fin dal suo programma, omogeneità di intenti nella tutela della famiglia. A confermarlo la presenza della Roccella che evidenzia «l’obiettiva convergenza» fra le proposte del Pdl e le istanze portate in piazza dal Forum della famiglie e da tutte le altre associazioni alla manifestazione del Family day del maggio scorso. «Anche Berlusconi e Fini - aggiunge la Roccella - hanno firmato la petizione del Forum per un fisco più giusto».


Molto critica verso le scelte del governo Prodi la vicepresidente della Camera, Meloni. «La demagogia del nuovo che intende propinarci il leader del Pd, Veltroni, non funziona - dice la Meloni -. I due anni di governo del centrosinistra hanno dimostrato che per loro la famiglia non è una priorità».

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