Quest'anno per Mediolanum si verificano due ricorrenze importantissime: i 25 anni dalla nascita di Programma Italia, primo nucleo da cui è derivato tutto il Gruppo, e i 10 anni di Banca Mediolanum.
Due tappe fondamentali che certificano la qualità e la quantità del lavoro fatto da tutti i collaboratori dell'azienda. Ognuno avrebbe una sua storia da raccontare, i propri obiettivi da raggiungere, i propri sogni da realizzare, ma, primo tra tutti, Ennio Doris, Presidente di Banca Mediolanum e Amministratore Delegato del Gruppo Mediolanum, ci dà ora una sua personale visione di questi 25 anni.
"In questi anni, a volte, mi sono sentito un po' come tutti coloro che vanno contro corrente. Sono, ed ero, soprattutto fortemente convinto che la qualità della consulenza finanziaria, oggi come 25 anni fa, non può prescindere dalla qualità della soddisfazione di tutti i bisogni del cliente dal punto di vista finanziario, previdenziale, assicurativo e bancario. Solo potendo gestire con i propri clienti un rapporto sulla totalità di questi aspetti si può essere certi di aver fatto bene il proprio dovere, di aver svolto la propria missione. Tutto questo si concentra in una sola, determinante parola: qualità".
"Perché mi sentivo contro corrente? - prosegue Doris - perché ho basato le mie convinzioni su alcune esperienze e sensazioni che mi hanno fatto sentire parecchio solo in alcuni momenti della mia vita imprenditoriale, ma la mia visione e il punto d'arrivo sono sempre stati talmente chiari da farmi muovere senza mai deviare dalla linea maestra. Grazie a questa visione ho potuto creare la Banca senza dubbio più evoluta sia tecnologicamente sia nel rapporto con la clientela sempre supportato dai quasi 6.500 Family Banker, che ringrazio uno per uno, e dagli oltre 1.500 collaboratori di sede che abbraccio con la stessa enfasi".
"Pensate a una filiale qualunque - aggiunge Doris - di una qualunque banca, è la stessa, a parte i supporti tecnologici basilari, di una qualunque banca fiorentina del XV secolo. Banca Mediolanum ha stravolto le regole e invertito i rapporti di forza tra cliente e istituto. Questo non vuol dire che la conflittualità tra cliente e banca rimane ma ha solo pesi diversi, ma che grazie al concetto della banca circolare costruita intorno al cliente non esistono motivi di conflittualità.
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