«Dossier», ecco la Sicilia con le sue imprese che crescono ovunque

«Dossier», ecco la Sicilia con le sue imprese che crescono ovunque

Una Sicilia avamposto europeo per gli sviluppi economici verso l'Africa e il Medio Oriente, sempre più proiettata nel Mediterraneo e nel mondo. Un'economia dinamica e competitiva che investe sul futuro dell'isola e sul territorio. Un tessuto produttivo, quello siciliano che, a dispetto delle difficoltà di mercato, ha dimostrato di poter garantire una congiuntura strategica, tra le imprese italiane e i Paesi che si affacciano sul Mare Nostrum. È quanto emerge dal nuovo numero di Dossier, diretto da Raffaele Costa, e in edicola nei prossimi giorni con il Giornale.
«Finalmente con Dossier emerge un panorama realistico delle eccellenze di questo variegato e ricco territorio - spiega l'editrice Maria Elena Golfarelli -. Non celiamo i problemi e i deficit strutturali di ostacolo alla crescita della Sicilia. Anzi. Ma, realisticamente ne mostriamo, soprattutto, i lati vincenti, costituiti in gran parte da imprenditori che crescono, creano occupazione e scelgono di investire sul territorio, non cedendo alle lusinghe della delocalizzazione».
Dossier si apre con una grande inchiesta, sui prossimi piani di sviluppo della regione. In primo piano gli interventi dei protagonisti dello scenario economico siciliano. Domenico Bonaccorsi di Reburdone, presidente di Confindustria Catania, lancia un appello sugli importanti tagli alle spese improduttive, al fine di liberare risorse da destinare agli investimenti. «L'economia catanese e siciliana tengono. Nonostante le difficoltà economiche accusate dalle imprese , la nostra industria, soprattutto a Catania, resta ancorata al suo territorio, pronta ad affrontare le difficili sfide del futuro». Tra gli altri interventi, anche quello di Alessandro Albanese, presidente di Confindustria Palermo, e di Enzo Taverniti, presidente degli industriali ragusani.
Sul numero di Dossier non potevano mancare le riflessioni di alcune tra le principali personalità istituzionali del Paese. Sul tema dell'Unità d'Italia e la sua ricorrenza, interviene Renato Schifani, presidente del Senato, oltre che siciliano Doc. «Molte volte ho avuto occasione di dire che il passato è fondamentale per comprendere il presente e progettare il futuro - dice Schifani -. Questa affermazione mi pare tanto più valida nel 150esimo anniversario dell'Unità della nostra Patria, quanto di fronte a una crisi economica difficile e lunga, che richiede misure importanti e tempestive». Sul periodico, anche un'analisi sui probabili futuri scenari politici che caratterizzeranno il 2012. Il prossimo appuntamento elettorale di primavera, infatti, si prospetta come decisivo per la Sicilia. Non solo, perché è in ballo l'elezione del sindaco di Palermo, ma anche perché sarà cruciale la scelta degli alleati. Con il Terzo Polo e il Grande Sud a fare da ago della bilancia.

In particolare, nei vari interventi, si analizzano le scelte strategiche relative alle possibili alleanze del Popolo della Libertà. Scelte che avverranno sotto la guida del segretario Angelino Alfano che, per il nuovo anno, ha posto la Sicilia in cima all'agenda delle priorità del partito.

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